lunedì 4 novembre 2013

338. Riflessioni d'una sindacalista bancaria: sopralluogo in un palazzo in sciopero.

Non pensavo che una giornata di sciopero potesse farmi quest'effetto. Io ho 52 anni, troppo giovane per una pensione, troppo vecchia per un mondo produttivo alla ricerca di forze a cui richiedere un contributo più alto.
Io ho sempre lavorato tanto fuori e dentro casa, con coscienza e con il desiderio di partecipare alla realtà produttiva di questo paese mal gestito ma pur sempre il nostro paese: vedere un palazzo vuoto come fosse sera inoltrata, anzi notte, senza telefoni che squillano, senza schermi accesi, senza il rumore delle stampanti che segnano il passo di un'attività lavorativa che a noi viene richiesto di sentire propria senza che essa lo sia davvero, fa un certo effetto, forse più di quando si è giovani, perché si sa che dietro ad ogni posto di lavoro c'è una storia.
L'attività che molti di noi oggi svolgono in un paese e in aziende incapaci di rinnovarsi non lascia ormai molti margini di soddisfazione ma è pur sempre l'attività che permette al lavoratore di avere una dignità altrimenti difficilmente riconoscibile dalla collettività. Quindi uno sciopero pesa. Forse ha sempre pesato, ma oggi di più.
Quanti amici e parenti abbiamo che hanno perso il posto di lavoro negli ultimi anni, spazzati via da una crisi che non hanno sicuramente voluto né hanno contribuito a creare? Girare per gli uffici vuoti e immaginare i pensieri, i sentimenti, le vite di ciascuno, il portafoglio che è sempre più leggero e con il quale parliamo senza accorgercene, mentre siamo in coda alla cassa del supermercato, è come attraversare un paese dopo una scossa di terremoto: pensieri che girano e rigirano, come sostanza alleata delle nostre braccia, delle dita che volano ogni giorno sulle tastiere davanti ai computer per versare ricchezza in un grandissimo cappello che non appartiene ai lavoratori, a cui è concesso solo guardare da fuori, come attraverso una vetrina.
In questi momenti si capisce cosa è il lavoro: il silenzio di una macchina che non produce in una fabbrica, un computer spento in una banca, il rumore dei passi che sentono se stessi uno dopo l'altro tra gli spazi vuoti e tristi, brutti, di un ambiente produttivo dai contorni sempre decisi da altri ma che, comunque, ci ospita. Sì, perché un ambiente produttivo ha una sua bellezza, ha la bellezza di essere insieme, in tanti, con tanti pezzetti di cose da fare, da mettere in comune per cucire quel grande tappeto su cui, anche se noi non sediamo, ci assicura un posto nella storia, tra i microspazi del suo ordito.
Il silenzio d'uno sciopero è pesante. Si taglia col coltello, come quello di un funerale. Ed è per questo che è ancora più doloroso che chi decide cosa fare e non fare con la ricchezza che noi gli mettiamo a disposizione ogni giorno con le nostre rinunce di carriera, i compromessi con i capi e i colleghi, il tempo regalato e non retribuito, la tolleranza dei clienti che non ci apprezzano perché noi siamo per loro i guardiani del denaro, la flessibilità nell'uso di procedure obsolete, la sopportazione dei demansionamenti e dei trasferimenti, ci costringano a questo gesto estremo, a questa apnea produttiva e relazionale per chiedergli un ravvedimento su un comportamento irresponsabile, egoista, oserei dire, infantile.
Immaginare di poter fare a meno dei lavoratori per produrre, è come immaginare di guidare un'auto senza le ruote. Il lavoro di una macchina è legato saldamente ai suoi ingranaggi e non c'è dinamismo senza intelligenza.
Se agli ingranaggi viene chiesto di fare sempre lo stesso lavoro con meno spessore, meno olio, meno aria, reggendo il peso di una macchina che è sempre più sofisticata e complessa, la macchina alla fine si ferma. Il dolore dello sciopero serve a far capire a chi gioca con la vita delle persone che la macchina richiede responsabilità e coscienza, e una generosità intelligente. Richiede di passare dall'autoritarismo all'autorevolezza, dalla dimensione dei diktat alla dimensione della condivisione della strategia per raggiungere un obiettivo più alto.
Credo che i colleghi che hanno rinunciato ad una giornata di salario per mandare un messaggio forte a chi li considera di importanza secondaria abbiano dimostrato di essere adulti, di saper volare molto in alto, nello spazio dei diritti e della lealtà. Hanno compiuto un sacrificio per far capire a chi guida la macchina che, senza di loro, non è nessuno e questo deve darci la serenità di condurre anche le prossime lotte con la tranquilla determinazione di chi sa di essere dalla parte del bene e della ragione.

sabato 26 ottobre 2013

337. Sammezzano.

Il Castello di Sammezzano a Reggello, conservato come un set fotocinematografico, è una residenza eclettica in stile moresco progettata ed edificata intorno al 1605, riprogettata a partire dalla metà dell'800, epoca in cui il suo parco, tra i più vasti della Toscana, venne allestito tra un boschetto di lecci e terreni agricoli attorno: fu piantumato con una gran quantità di specie esotiche, come sequoie e altre resinose, mentre l'arredamento architettonico fu realizzato con elementi in stile moresco come un ponte, una grotta artificiale con statua di Venere, vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto toscano!

giovedì 24 ottobre 2013

336. parole bellissime, forti e romantiche di Amy Winehouse senza musica: you should be stronger than me

You should be stronger than me
You been here 7 years longer than me
Don't you know you supposed to be the man,
Not pal in comparison to who you think I am,

You always wanna talk it through - I don't care!
I always have to comfort you when I'm there
But that's what I need you to do - stroke my hair!
Cause' I've forgotten all of young love's joy,
Feel like a lady, but you my lady boy,

You should be stronger than me,
But instead you're longer than frozen turkey,
Why'd you always put me in control?
All I need is for my man to live up to his role,
Always wanna talk it through- I'm ok,
Always have to comfort you every day,
But that's what I need you to do - are you gay?

I've forgotten all of young love's joy
Feel like a lady, but you my lady boy

He said 'the respect I made you earn -
Thought you had so many lessons to learn'
I said 'You don't know what love is - get a grip! ' -
Sounds as if you're reading from some other tired script

I'm not gonna meet your mother anytime
I just wanna rip your body over mine
So tell me why you think that's a crime

I've forgotten all of young love's joy
Feel like a lady, but you my lady boy

venerdì 6 settembre 2013

335. Vacanza estiva 2013

In questo agosto vacanziero appena trascorso, la crisi mondiale finanziaria e diplomatica degli ultimi anni s'è acutizzata e coagulata soprattutto nel Mediterraneo, con le piazze in rivolta tra Libia, Egitto, Terra Santa, Siria, Libano, Turchia e Grecia, col riaffioramento della guerra fredda tra USA e Russia. 
E dopo tanti anni finalmente la prospettiva della Puglia per una vacanza tranquilla d'agosto: quindici giorni in Salento, con una popolazione ospitale che attrae quanto le bellezze di questo lunghissimo litorale non certo incontaminato, ma con un mare celebrato dalla bandiera blu della Fondazione Italiana per l'Educazione Ambientale. Ma intanto le centrali di Fukushima e Černobyl' tornano in cima alla lista nera dell'ecologia mondiale.
Il nostro volo per Brindisi proprio di venerdì 16, "giorno della collera" proclamato in Egitto dagli Islamisti morsiani, già repressi dall'Esercito per le loro proteste contro la destituzione e l'incarcerazione del loro Presidente.
E noi dall'aeroporto arriviamo con un'ora di strada in un Salento quasi lucano, "riminizzato" ma bellissimo, alloggiati vicino a una spiaggia di sabbia chiara e acqua trasparente, confinante con una boscaglia di pini, robinie, larici, eucalipti, oleandri, mirto e rosmarino, con qualche pianta grassa ai margini.
Siamo riusciti a goderci quel sole, quel cielo e quelle nuvole, ma pure la cucina pugliese, da me amatissima fin da Milano, le chiacchiere della gente, lo spettacolo un po' fastidioso ma divertente dell'aquagym in mare, organizzata dagli animatori: appuntamenti quasi irrinunciabili, però, il TGLa7 e il TG3.
I dintorni abitativi del nostro albergo non sono affatto interessanti: a parte l'edificio sul corso principale del Credito Cooperativo e un trullo fuori contesto, è quasi tutta edilizia molto recente dall'aspetto "abusivista", che deve aver squarciato letteralmente un bellissimo e grande bosco litoraneo di cui restano "stralci" anche nei vari parchi, parcheggi e campeggi della zona. E viene in mente la speculazione, fatta altrove, dei LIGRESTI, finiti in carcere a metà luglio.
Tutto il Personale giovanissimo dello "StellaMaris-Nicolaus" è stato con noi servizievole e discreto insieme, e a tratti affettuoso, attenuando così l'effetto claustrofobico che quella Marina ha avuto su di noi: meglio non andare senz'auto da quelle parti. 
compendio da http://wabesmemo.blogspot.it/2013/09/612-pace-guerra-e-salento-in-vacanza.html 

giovedì 25 luglio 2013

334. Miei appunti "Memo" su Amy Winehouse.

25 luglio 2010 - Amy Winehouse: Frank
Finora Amy Winehouse m'era parsa monotona, ma ascoltando tutto il suo primo album Frank mi sono emozionato e rinfrancato.
Canzoni che riecheggiano anche Sinatra e Fitzgerald, interpretate senza sforzo e senza apparenti artifici, con un mix vocale di Mahalia Jackson, Shirley Bassey, Billie Holliday e Janis Joplin.
Orchestrazioni d'epoca ma "distillate", cui la grande voce dà ritmo e swing.


21 agosto 2010 - Ancora Amy 

Amy Winehouse: una versione solo vocale di "you should be stronger than me" ha colpito le mie orecchie spesso distratte, ed è stato un incantesimo. L'estensione della voce dolente e distaccata, viene usata qui con virtuosismo noncurante, da un'impennata quasi allegra a un baratro quasi comico. Da ascoltare e riascoltare.


25 luglio 2011 - Ciao, Amy Winehouse....

Io sono a NewYork e lei è fuggita a 27 anni come Janis Joplin, Kurt Cobain, Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, grazie a una probabile dose letale o al miscuglio di qualche schifezza: l'hanno gia' messa nel "gruppo27". Per la madre era solo questione di tempo, e c'e' gia' chi chiama sciacallo chi fara' uscire l'ultimo suo album registrato in attesa di pubblicazione dopo la disintossicazione annunciata. I familiari ne hanno parlato bene affettivamente, mentre io per la sorpresa e per la sua voce subito in mente, ho quasi pianto, ma sono un po' patologico. E di lei avevo scritto 2 appunti l'anno scorso.


11 gennaio 2012 - Amy ritorna!

Della grande Winehouse ho appena ascoltato il cd postumo "hidden treasures" di cui la maggior parte dei brani m'erano già noti: ma m'ha colpito la sua versione noncurante, divertita e tortuosa di una canzone che amo e conosco dall'età della ragione per le voci di Caterina Valente e di Astrud Gilberto, "Ipanema", bossanova già swingata dalla Fitzgerald e qui sincopata dal jazz e aromatizzata da una goccia di klezmer e lounge. E il soramaròss, come si dice in Lombardia, è stato d'ascoltare per caso nel giro di poche ore in rete un suo secondo incanto solo vocale dopo che "you should be stronger than me" m'aveva stregato il giorno del mio compleanno nel 2010: stavolta il contrasto acustico e volumetrico di chiaroscuri di "no no no" m'ha ipnotizzato ancora di più della solita versione già strumentalmente essenzialissima. Il suo tono stavolta non è distaccato e dolente ma colora una gincana di buffe e leggere affermazioni sonore sul buio di uno studio vuoto. Da ascoltare e riascoltare.


22 marzo 2012 - Malafémmena: un concerto.

Di Barbara D’Alessandro, di Posillipo, famosa come Pietra Montecorvino, una vita condivisa con Eugenio Bennato, ho riascoltato dopo più d’un anno un album che in rete finora non è citato: Malafémmena. E’ una raccolta di canzoni napoletane “storiche” da lei interpretate durante un concerto dal vivo. Premesso che non sono un appassionato del repertorio musicale partenopeo, qui ho ritrovato praticamente quasi solo canzoni che mi piacciono da sempre! Quelle melodie così ruffiane sono qui riarrangiate da una chitarra molto rock degna di Edoardo Bennato e Brian May dei Queen, e da una fisarmonica in miniatura come fosse suonata da Astor Piazzolla, 2 strumenti tra i mei prediletti! E poi la sua voce: sgarrata, rauca e maschia, piena di pàthos e abbandono. La categoria è la stessa delle Berté, della Nannini, della Ferri, di Fausto Leali, della Mina più nera che ci viene in mente e della Winehouse più inca22ata. Oh sole mio, Malafemmena, Sud, Na sera e magge, Luna Rossa, O surdate nnammurato sono davvero tra le mie preferite di Napoli: peccato che qui Pietra non ci abbia messo pure Tammurriata Nera!!

sabato 6 luglio 2013

333. Appunti del 2011 su Ischia da "wabesmemo"

1. Con una levata antelucana si prende da Milano l'aereo per Napoli: atterrati, ci avviamo a prendere l'aliscafo. Due cose che ci colpiscono nel passaggio in città sono il Maschio Angioino, castello fortificato famoso e maestoso proprio di fronte all'attracco degli aliscafi, e i panni stesi sulle facciate delle case, che a Milano non ci sono: a Genova, dove sono nato, la biancheria stesa lungo i muri esterni dei palazzi è un'abitudine caratteristica e distintiva. Ricordo che questa vista disturbò non poco S.B. durante un sopralluogo vicino al sito che avrebbe ospitato il famoso vertice del G8 di Genova: finì per "censurare" tutto un caseggiato mascherandolo con un gigantesco cartellone raffigurante un palazzo patrizio in quanto l'apparenza, si sa, è in cima ai Suoi pensieri, e comunque tutti ricordiamo come in seguito fu premeditatamente "censurata", e qui è un eufemismo, la protesta studentesca e no-global in piazza Alimonda, ora forse intitolata a Carlo Giuliani. Era il 2001. Ecco solo una mia digressione spontanea. Ma poi racconterò qualcosa di un'isola. 

2. Appena arrivati ecco la mia impressione di Ischia: nell'abitato elementi che mi fanno pensare a isole greche, Sicilia, Dalmazia, Liguria, Catalogna e Provenza, non avendo mai soggiornato per più di qualche ora in territorio campano. Una spiaggia non certo selvaggia ma molto bella. IschiaPorto e IschiaPonte sono densamente costruite e popolate. E hanno un fascino derivante da un sapiente accostamento di case nuove molto semplici a quelle vecchie, con tanto verde che rende l'insieme molto attraente. Abbiamo un primo assaggio della fama termale dell'isola, subito in albergo: piscina calda "termale" estremamente rilassante. Il caldo è intenso, non soffocante ma gl'ischitani si lamentano dell'acquazza, cioè dell'afa umida che pesa addosso. Il giorno per cui prenotiamo un giro pomeridiano in bus sorge rinfrescato dalla pioggia e dal vento notturni. Anche durante il viaggetto abbiamo avuto piovaschi e vento, ma in ogni modo abbiamo potuto godere viste magnifiche per i 6 diversi comuni dell'isola. Ad esempio l'isolotto di Sant'Angelo e lo spiaggione dei Maronti. Davanti a Laccoameno il famosissimo scoglio di tufo a forma di fungo. Come in Svizzera, Valtellina e Piemonte ci sono crotti, grotti e crote, qua sono numerosissime le "cantine" scavate nel tufo della montagna, appositamente per conservare il vino, patrimonio tradizionale d'Ischia. E' singolare notare come la stessa idea fosse realizzata forse da millenni a chilometri di distanza, nella stessa Italia di S.B. e della Lega. Ma probabilmente pure altrove. E' questo tipo di globalismo della civiltà umana che personalmente m'affascina, cioè l'ingegno universale, slegato dai luoghi. 

3. Dalla costa tra Ischiaporto e Ischiaponte l'orizzonte pare quello di un golfo molto ampio, senza la percezione esatta di stare su un'isola. L'occhio arriva alle prospettive sovrapposte di Ventotene, Procida e della Costiera Napoletana. Il porto principale dell'isola è tondo e molto riparato, tutto contornato verso l'esterno da una costa verdeggiante, insomma ha la forma ad atollo: lo creò in effetti secoli fa un re di Napoli facendo abbattere con lavori che durarono anni ed anni un piccolo tratto di quella costa per creare il varco dal mare a quello che era un lago vulcanico costiero. Da qui per salire verso Ischiaponte 2 strade, una ampia e trafficata con andamento a curve mi richiama località catalane e l'altra, una salita dritta, più stretta e praticamente pedonale, mi ricorda Liguria e Sicilia insieme: questo corso è un'infilata di botteghe e negozi, lungo un fondo stradale che alterna cubetti di porfido e pietra lavica al pavé. Vi si avvicendano costruzioni eterogenee che rendono questo tracciato molto piacevole e le varie attività si aprono sulla strada, su cortili laterali, sotto portici aggiunti o su terrazze rialzate: una di queste fa da invito a un negozio di parrucchiere per signora e ne ospita all'aperto caschi-asciugacapelli completi di poltroncine: una cosa che non avevo mai visto. Molto più in alto, oltre una piazzetta che ospita un intero locale all'aperto, il corso si restringe e diventa meno commerciale. Le 3 chiese viste lungo quest'arteria sono piccole, semplici ma spesso addobbatissime. Di quella più in alto, con un esterno da biblioteca, ho visto addirittura un interno completamente drappeggiato di seta bianca, forse solo per la festa dell'Addolorata, che quindi, comunque fosse, risultava assolutamente invisibile. Una bella settimana d'ozio in un bellissimo posto, in mezzo a gente ospitale, con una parlata sopra le righe, come la loro ottima cucina!

lunedì 1 luglio 2013

332. Croatia is since today in Europe!

translated digest from a today's post of mine
Being aged a bit long over fifty I certainly do not feel old, sure for being free since a lot of years from nicotine and since ever from spirits and various drugs: at present I just have to consider myself addicted to an anti-epyleptic medicine that medical doctors gave me very recently! Now, I think back of '78 when I met in London during a "language stage" Beba and Dubec from Yugoslavia with several other youths of different nationalities, and I compare 35 years later nowaday's reality: today, on July 1st  Croatia, once part of  Yugoslavia that doesnt exist anymore since years, enter the European Union I do feel a bit old, but happy because of another further little step towards the continental peace. Those chums of mine are now Croats and We are all Europeans!!

mercoledì 12 giugno 2013

331. Je suis Montalbano

traduction française de http://wabes.blogspot.it/2013/06/328.html
Sa présentation usuelle en italien c’est: “Montalbano sono”!! En français, on dit "je suis Montalbano". Mais c’est bien difficile de traduire en langues étrangères la prose originale d’Andrea Camilleri, écrivain de “Montalbano”: ces textes ne sont pas “immédiats”, meme pas pour les Italiens.
Pourquoi ce personnage simple, misanthrope, désabusée et sarcastique est il si apprécié? Peut-être parce que c'est un bourru, mais d’une dureté un peu maladroite, et d'une grande sensibilité et humanité. Un vainqueur pour le simple fait d'être juste et honnête. Le fait est que le commissaire conçu par Andrea Camilleri est aimé aussi à l'Etranger, où le langage particulier de l'écrivain sicilien ne peut être savourée dans toutes ses nombreuses nuances, comme chez nous.
Après anglais, français, espagnol, portuguais et chinois, il a même été traduit en catalan, japonais, finlandais et turc.
En France, selon les régions, on a des différentes prononciations de “R”: sur les Pyrénées et dans le Midi on “roule” ou bien on "glisse" les erres dans quelques façons semblables à celles de la Sicile et de l’Espagne: a du penser ça Serge Quadruppani, un écrivain et traducteur parisien fasciné par la Sicile, qui méthodiquement et de fantaisie a réussi à entendre la diversité des trois langages utilisés par Camilleri. Il dit: «J'ai utilisé le français pour traduire l’italien authentique, tandis que pour l’italo-sicilien j'ai emprunté les mots et les expressions idiomatiques des patois du Midi." Par exemple, le mot "picciriddu" qui veut dir “enfant” a ses équivalents provençaux en «minou» ou «pitchounet», mais les patois français n'ont pas un vocabulaire aussi vaste que les dialectes siciliens et certains termes, tels que «taliare» ou «spiare», ont été perdus, traduits simplement par “regarder” et “demander”. Et les phrases en sicilien ancien ont été écrites telles, avec leurs traductions entre parenthèses. Le “Maigret Sicilien” parle une langue très originale et hilarante qui lui est propre, et ses contes et romans policiers ont vendus en 30-40 mille copies chacun. Aujourd'hui Camilleri est l’auteur italien le plus lu en France, et Quadruppani, devenu son ami, va souvent le voir chez lui à Rome, ville de résidence pour les deux. La copine du traducteur est originaire de Palerme, et traduit à sa fois en Italien ses livres français, ce qui le lie doublement à la Sicile.

martedì 11 giugno 2013

330. SPOILER

Il termine "spoiler" in ambito "recensorio", ma anche nei newsgroup, blog e forum, è una o più informazioni, o un testo che ne contenga, rivelanti punti salienti d'una trama editoriale, cinematografica o teatrale: in altre parole....anticipazione, battipista, guastafeste, spiata.
La segnalazione di spoiler sarebbe doverosa, ma è destinata solo a chi non conosce quella data trama, per non rovinarne l'effetto-sorpresa.

sabato 8 giugno 2013

329. DISOBBEDIENZA CIVILE PER PROTEGGERE I SEMI DELLE PROPRIE TRADIZIONI E FUGGIRE DAL DEBITO IMPOSTO!!!

Vandana Shiva, ambientalista indiana nata nel '52, insignita nel '93 dell'AlterNobel per il Corretto Sostentamento, sostiene che, per rese agricole elevate, si alterano gli equilibri territoriali con l'impianto massiccio di monocolture, richiedenti dosi massicce di pesticidi: così spariscono insetti come api e farfalle, indispensabili all'impollinazione delle piante. 
Inoltre critica l'utilizzo improprio delle riserve di acqua: spesso sfruttate fino all'esaurimento per coltivare piante "idrovore" come canna da zucchero ed eucalipto, invece che per l'uso quotidiano della popolazione! 
Inoltre gli OGM brevettati usati per la "Rivoluzione Verde" indiana, forniti dagli Stati Uniti per allontanare così possibili influenze sovietiche, hanno tolto fertilità al suolo, così come i concimi chimici l'hanno salinizzato: dietro a questo viene la distruzione della biodiversità di animali e vegetali, e centinaia di varietà tradizionali sono in via d'estinzione, per la logica secondo cui in certi territori l'allevamento intensivo delle mucche soppianta quello dei gamberetti, o quelli piccoli, di sussistenza locale. 
Le colture ibride promosse dalle Multinazionali presso i contadini tendono infatti a essere più sensibili agli attacchi dei parassiti, necessitando così di pesticidi: e così il DEBITO si morde la coda!
fonti:
http://www.wikipedia.org
http://www.antrodellasibilla.it
www.libreidee.org/


giovedì 6 giugno 2013

328. Montalbano nel mondo...!

Da esplorare il sito www.vigata.org!!
In francese si direbbe “je suis Montalbano”. Ma come si fa a rendere all’estero la difficile prosa di Andrea Camilleri?
“Montalbano sono!” Perché piace questo personaggio semplice, misantropo, disincantato e sarcastico? Forse perché è un burbero, ma di una durezza un po’ goffa, e di grande sensibilità e umanità. Un vincente per il solo fatto di essere leale e onesto fino in fondo. Il fatto è che il commissario disegnato da Andrea Camilleri piace anche all’estero, dove la particolare lingua dello scrittore siciliano potrebbe non essere assaporata, nelle sue tante sfumature, come da noi.
Oltre che nelle lingue più parlate e diffuse al mondo, è stato tradotto persino in catalano, giapponese, turco e finlandese.
In Francia non si usa solo la solita “r” francese, ma a Sud e sui Pirenei anche una “r” arrotolata e dura, simile a quella siciliana e spagnola: questo ha pensato Serge Quadruppani, scrittore e traduttore parigino adottato dalla Sicilia, che con metodo e fantasia è riuscito a far sentire la diversità delle tre lingue usate da Camilleri. Dice: “Ho usato il francese per tradurre l’italiano vero e proprio, mentre per l’italo-siciliano ho preso in prestito vocaboli e modi di dire dialettali del sud della Francia". Per esempio, “picciriddu”, bambino, in Provenza si dice “minou” o “pitchounet”, però i dialetti francesi non hanno un vocabolario così vasto come il siciliano e quindi alcuni termini, come ‘taliare’ o ‘spiare’, sono andati persi, tradotti con gli equivalenti francesi di guardare e chiedere. Le frasi in siciliano stretto sono invece state riportate tali e quali, traducendole tra parentesi. Il Maigret di Sicilia parla una lingua originale, tutta sua ed esilarante, e i suoi gialli vendono in media 30-40 mila copie ciascuno. Oggi Camilleri è l’autore italiano più letto in Francia, e Quadruppani, ora suo amico, va spesso a trovarlo a Roma, città d’adozione di entrambi. Il traduttore ha una compagna palermitana, la traduttrice dei suoi libri in italiano, e per questo è doppiamente legato alla Sicilia.

mercoledì 5 giugno 2013

327. Party emptiness and deep regrets in a wealthy and ever gorgeous Rome!

Nota già appuntata su wabesmemo.blogspot.it come "La Grande Bellezza di Roma al cine" da me tradotta in inglese e pubblicata su IMDB il 4 giugno 2013 con voto 8.

For this movie, Italian director Sorrentino chose as a male-star his icon Toni Servillo and introduced Giusi Merli, a well-known Italian theatrical Shakespearean comedian, playing here "la Santa": beautiful storytelling, musics and environments, all very good actors also from theater each one perfectly "fitting into the role", above all Giovanna Vignola in the role of a magazine director dwarf, Sabrina Ferilli and Serena Grandi. Italian film-makers Fellini, Germi and Lizzani come afloat during this motion picture in which the author often shares with his contemporary Moretti the opera's solemnity of many scenes. Think back to "La Dolce Vita", "Roma Bene", "The Birds, the Bees and the Italians", "The Caiman", "The son's Room", "We have a Pope", "Il Divo", "This must be the Place". But what WOULD Woody Allen think about it? However Sorrentino, just over forty, with few very different films in his luggage, confirms here, snubbed by Italian critics working for Rightwing, his directorial seal and a certain self-ironic poetry.

martedì 28 maggio 2013

326. Venner, scrittore di estrema destra, suicida a NotreDame contro i matrimoni gay.

Marcello Veneziani sul "Giornale" ne esalta il forte e tragico senso di onore e civiltà, ma non può condividerne in assoluto il suicidio, e tantomeno la profanazione di una Chiesa. Non nasconde però l'ammirazione per chi si suicida per una ragione superiore: la civiltà!
Mentre Federico Novaro su "Repubblica" dice che quel fatto non poteva essere segnale più forte per significare “il mio mondo è finito”. È la ratifica di un mondo che si spegne, non opposizione, ma resa: e ci racconta che la libertà per tutti e tutte sta aumentando.

lunedì 20 maggio 2013

325. Appello del 20 maggio!!

Un angosciato e accorato appello del Bi-Presidente Napolitano: dà per urgente e perentorio che il peso ormai insostenibile di questa crisi venga affrontato da forze sociali, imprese e istituzioni con soluzioni radicalmente efficaci!!!    

lunedì 8 aprile 2013

324. l'agonia

..Morire come le allodole assetate sul miraggio.
O come la Quaglia
passato il mare
Nei primi cespugli
Perché di volare
Non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
Come un cardellino accecato.

Giuseppe Ungaretti.

venerdì 5 aprile 2013

323. Pensiero allarmato di Gad.

Un allarme nonostante tutto: attenti al francescanismo!
Esultanza per il profilo mostrato da Jorge Mario Bergoglio, ma oltre al significato storico e geopolitico della sua provenienza dal Sud del mondo, oltre alla scelta del nome Francesco atteso quasi a furor di popolo, oltre all’incontro pastorale vissuto nel segno della collegialità, a me pare di intravedere nel nuovo papa un’intenzione di cambiamento radicale: vescovo tra i vescovi, ha già riconosciuto spazio al sacerdozio universale dei fedeli laici, finalmente realizzazione del Concilio Vaticano II, a lungo frenata, e vittoria postuma del cardinale Carlo Maria Martini.
Il provvidenziale ridimensionamento del primato papale annunciato da Francesco potrebbe essere terreno fertile per l’ecumenismo e dunque una riunione dei cristiani fino a ieri impensabile.
Benefici contagiosi della sobrietà di papa Bergoglio: pochi giorni dopo, le parole familiari di Laura Boldrini, dal più alto scranno della Camera.
Ma la crisi della Chiesa da cui è scaturito il nuovo pontificato è acutissima, piena di insidie e tutto questo francescanesimo, d’un colpo di moda, potrebbe dare luogo a un equivoco grossolano. 
Un conto è lottare contro la povertà con una pratica di immedesimazione e di condivisione, altra cosa è deformare il francescanesimo fino a compiacimento per la condizione povera, quasi che la si dovesse accettare e sopportare con rassegnazione: “Povero è bello”. 
Semmai “Ribellarsi è giusto”!
compendio da www.gadlerner.it

mercoledì 3 aprile 2013

322. Le 3 narici

L'essere umano "trinariciuto" è, per come lo scrittore e umorista  Giovanni Guareschi lo esprimeva in "Mondo candido", emblema di stordimento e rifiuto del ragionamento autonomo, in quanto la terza narice di cui è dotato "ha una sua funzione completamente indipendente dalle altre 2: serve di scarico in modo da tener sgombro il cervello dalla materia grigia e permette nello stesso tempo l’accesso al cervello delle direttive di partito che, appunto, debbono sostituire il cervello che appartiene oramai a un altro secolo…. Naturalmente la terza narice non è una strettissima prerogativa delle sinistre. Io credo che ce ne siano molte altre, distribuite un po’ in ogni dove: quanta gente ha la terza narice e non lo sa ancora? Le confesso che anch’io, alle volte, rileggendo quello che ho scritto e che purtroppo ho già stampato mi guardo perplesso nello specchio."

321. Magdi Allam, ironico, si ribella al Papa...

Magdi Allam, noto come il Pinocchio d’Egitto per l'invenzione creativa di notizie giornalistiche, ottenne dallo Stato berlusconista una costosa scorta, perché secondo un suo amico del SISDE Hamas – che non ha mai compiuto azioni militari al di fuori della Palestina – lo voleva uccidere, e poi un mitomane, mai inquisito, in una mail gli aveva rivelato d'esser stato pagato per ucciderlo, e per ultimo Buttafuoco, avrebbe scritto una poesia satirica sul suo conto.
Un'interpellanza parlamentare sull'inopportunità di quella scorta non ha impedito che venisse addirittura ampliata la scorta, in quanto la zona di Fabrica nel viterbese, dove abita Magdi Allam, sarebbe piena di cellule islamiche così "dormienti" che non pare siano mai state oggetto di inchieste.
Ora come il giornalista rivela in anteprima in un'intervista a "Tempo" su di sè nuove minacce di morte, dopo l'annunciato abbandono della religione cattolica a causa dello spirito conciliatore e debole del nuovo papa: «Sì, mi sono arrivate nuove condanne, non solo da parte degli estremisti islamici. Anche da esponenti cattolici. Posso, comunque, dire che ho avuto anche tante manifestazioni di affetto e solidarietà».
Un bel problema per la sua scorta, perché a Fabrica di Roma, i cattolici non sono "dormienti": proprio accanto al Duomo una grande fortezza, ideale per nascondere militanti cristiani, e poi la Collegiata di S.Silvestro, con quel campanile adatto al lavoro di un cecchino, la chiesa dedicata a S.Sebastiano, ancor oggi caro ai fanatici per aver preferito il martirio al rispetto della legge di stato.
A Fabrica, operano pure donne velate ed estremiste dell'Istituto del Divino Amore e le Carmelitane di S.Giuseppe. E quelle cellule non dormono.
compendio da kelebeklerblog.com/www.effedieffe.com/comicus.forumfree.org/www.bastabugie.it/www.corriere.it





lunedì 1 aprile 2013

320. PER FORTUNA, SUSSULTI ETICI!!!

"Gioca il giusto": spot di Radiopopolare al Superenalotto. Questo e altri spot sono al centro di un serio dibattito tra i lavoratori di RadioPopolare. Per molti di loro e per molti ascoltatori sono incompatibili con l'etica e lo stile della storica emittente le pubblicità ad auto prodotte dalla Fiat, per quella politica industriale, o al gioco d'azzardo, non più illegale. Prima RP non dava spazio a tali spot, ora accettati in misura crescente per la brusca riduzione, causa-crisi, del flusso degli annunci locali, tradizionale fonte di finanziamento dell'emittente. L'orientamento maggioritario è quello di mantenere gli spot di specifici prodotti della Fiat, e non dell'azienda produttrice, ma di tagliare quelli del gioco d'azzardo. Solo una crescita vertiginosa degli "abbonaggi" consentirebbe a RP la soddisfazione di fare del tutto a meno della pubblicità.

"Io il Gratta e Vinci non lo voglio vendere. Perché Poste Italiane si abbassa a questo? Perché la mia Azienda vuole incoraggiare un vizio che dà dipendenza? Ce l'ho messa tutta per seguire ed adeguarmi al cambiamento. Ma adesso è troppo. Io non credo che tutto quel che non è nettamente fuori legge sia legittimo e corretto. Stanno nascendo comunità di recupero per la dipendenza da gioco d'azzardo, stiamo vedendo famiglie compromesse per questo vizio che dà dipendenza". Una storica impiegata delle Poste, dopo 33 anni di ligio lavoro così esprime la sua amarezza per la nuova mansione di vendere i Gratta e Vinci allo sportello. Come volantino ora distribuito in tutti gli uffici postali di Taranto, la lettera della dipendente tarantina delle Poste Italiane inviata a dicembre a 2 sindacati, è diventata un caso: i sindacati si schierano dalla sua parte definendola una battaglia giusta, mentre i colleghi si dividono: c'è chi mira comunque al premio di produzione che si ottiene superando col proprio ufficio un certo budget, vendendo aerosol, libri di cucina o sogni. 

Alla proprietaria di un bar alla periferia di Cremona interessava come attività extra-ristorazione solo il Totocalcio, i cui proventi però sono poi crollati, e non voleva quelle 2 slotmachine sin dall'inizio. Ma le aveva tenute per non essere in perdita. Davanti ai suoi occhi da 3 anni, la crisi di italiani e stranieri, anziani e giovani, donne e uomini, che non se la passano bene e si aggrappano ai videopoker spendendo tutto. Un bel giorno ha staccato le spine.

http://www.radiopopolare.it  -  http://www.corriere.it  -  www.anit-it.it 

mercoledì 27 marzo 2013

319. Stragi su stragi dei "narcos" messicani.

Teatro tragico, il Messico.
Dal 2006 in questo Paese sono morte almeno 70 mila persone nella lotta tra i narcocartelli.
Tra le tante bande di trafficanti in lotta tra loro i "Los Zetas" tengono in pugno gran parte del Paese: a loro gli inquirenti attribuiscono tra l'altro la strage compiuta nel maggio dello scorso anno, con 49 corpi mutilati, tutti decapitati, molti senza braccia né gambe, ritrovati ai bordi di un’autostrada vicino a Monterrey.
A dicembre rinvenute vittime impiccate ad un ponte, azione addirittura rivendicata dai "Los Zetas".
E il 10 marzo, trovati 5 corpi avvolti in sudari bianchi, 2 appesi a un altro ponte, gli altri ai loro piedi, a terra all’alba nella città di Saltillo.
Venerdì 22 marzo l'irruzione di uomini armati in un bar ha fatto 7 cadaveri, tra cui quelli di 3 agenti federali, proseguendo la narcofaida!
E la notte di sabato 23, come risposta, altra strage, con messa in scena agghiacciante, i cadaveri di 7 maschi tra i 15 e i 40 anni “giustiziati”, esposti su sedie di plastica lungo il ciglio della strada centrale della città di Uruapan: come riportato, le vittime sarebbero state prima legate mani e piedi, poi uccise con un colpo alla nuca e messaggi per le autorità sono stati fissati al petto dei cadaveri con punteruoli rompighiaccio dal "cartello" padrone della zona, i "Caballeros Templarios".
Un altro massacro, secondo le autorità, compiuto per questa guerra, sempre più spietata e sanguinosa.
Nonostante la lotta al narcotraffico stradichiarata dall'attuale presidente messicano e dal suo precedessore, la situazione pare del tutto fuori controllo.
compendio da www.corriere.it - www.intopic.it - www.liquida.it

martedì 26 marzo 2013

318. Gnudi

500 gr di spinaci freschi - 500 gr di ricotta - 2 uova - 70 gr di farina bianca/integrale/valtellinese - 6 foglie di salvia - 100 gr di  pecorino/grana - 40 gr di olio / 60 gr di burro - nocemoscata/mixpezia - pepe

Metti la ricotta in un colapasta per qualche ora o ancora meglio dalla sera prima ma in frigo.
Lava gli spinaci e lessali in poca acqua salata, scolali e falli raffreddare. Nel frattempo impasta bene ricotta, farina e formaggio grattato, e aggiungi 2 pizzichi di spezia e pepe, e aggiusta di sale. 
In ultimo amalgama gli spinaci ben strizzati e tritati. 
Metti a bollire una pentola d'acqua salata.
Forma polpettine ovali e lessale sin quando vengono a galla. Intanto in una padella metti la salvia nel condimento scelto e scalda senza friggere, per saltarci  gli gnudi brevemente: per servirli, cospargili di formaggio grattato a piacere.


domenica 24 marzo 2013

317. L'histoire de Franca Viola.

Franca Viola,  née en 1947 à Alcamo en Sicile dans une famille pauvre de métayers pendant les années de la réforme agraire, devint  le symbole du progrès cultural  et de l'émancipation des femmes italiennes du dernier après-guerre. À 15 ans, Franca s'engagea officiellement avec Filippo Melodia, petit-fils riche d'un gangster, qui bientôt fut accusé de vol et appartenance à un gang mafieux: c'est pour ça que le père de Franca décida de rompre l'engagement. 
Melodia, après un court emprisonnement, retourna chez les Viola, pour avoir cette fille en  intimidant son père: le garçon fait brûler la maison de campagne, lui cause des dégâts agricoles et le  menace physiquement avec un fusil, mais rien assez effrayant jusqu'à "renoncer" à sa fille. 
A Noël 1965, tout le gang retourna à la maison et, après avoir détruit tout et battu la mère, enleva Franca et son petit frère: la fille fut conservée alors que l'enfant fut renvoyé chez lui. La jeune resta sans nourriture pendant des jours, fut insultée et provoquée et, après une semaine, violée.
Le 6 Janvier 1966, la police retraça l'abri en librant la jeune fille, et arrêta Melodia et ses complices.
Le violeur avait pensé de toute évidence au «mariage forcé», tel que prévu a ce temps là par la loi italienne, qui disculpait les kidnappeurs qui épousaient leurs victimes: mais Franca refusa de se marier, en  démarrant le procès, qui eu lieu en Décembre 1966.
L'attention de toute la Presse fut grande parce que c'etait la première fois que les règles archaïques de «l'honneur» patriarcal furent contestées, en donnant  même la possibilité de cocher, au moins un peu, le pouvoir de la Mafia. Le prix à payer: les menaces, l'intimidation, l'opinion publique hostile, les policiers hors de la maison jour et nuit, et pour Monsieur Viola aucune chance de travailler .
Franca déclara: "Je ne suis pas la propriété de personne, et personne ne peut me forcer à aimer quelqu'un qui ne respecte rien ni personne". Elle assista aussi avec beaucoup de courage à toutes les audiences. Monsieur Melodia dèclara faussement d'avoir eu les premiers rapports sexuels avec elle dès le moment de leur engagement, dans la maison de ses parents en profitant de l'absence des membres de la famille.
Franca se maria en Décembre 4, 1968 avec Giuseppe Ruisi, que pendant le procès fut menacé d'etre tué.
Les vœux de solidarité provinrent des plus hautes fonctions de l'Etat Italien, et meme du Pape qui reçu en audience Franca Viola.
De son histoire exemplaire on a fait un film:   "L'épouse la plus belle".

venerdì 22 marzo 2013

316. Ancora voce all'intolleranza più becera!!!

Piacenza - Indiano strangola moglie incinta e la getta nel Po: geloso perché vestiva all’occidentale.

Facebook - Relativo commento del leghista udinese Dordolo: “Maledetto! Inquinare così il nostro sacro fiume”.

315. Piselli grattugiati all'americana.

Sapevate che tra il 2002 e il 2010 ben 17.616 maschi si sono incastrati il pene nella cerniera dei pantaloni negli Stati Uniti d'America?
In uno studio dei ricercatori medici della University of California intitolato “Lesioni genitali da cerniera-lampo" e pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Urology, negli USA la zip risulta la prima causa di ferite all'apparato genitale tra i maschi, e gli autori invitano medici e infermieri a familiarizzare con le tecniche di disincastramento: e a consigliare i "pazienti" anche di mettere le mutande, no…?
(Fonte: NBCnews.com) --

giovedì 21 marzo 2013

314. La storia di Franca Viola!!!

Franca Viola, nata da una modesta famiglia di mezzadri nel 1947 ad Alcamo in Sicilia negli anni della riforma agraria, divenne il simbolo del progresso culturale e dell'emancipazione delle donne italiane nell'ultimo dopoguerra. A 15 anni Franca si fidanza ufficialmente con Filippo Melodia, nipote benestante di un mafioso, ma il giovane viene ben presto accusato di furto e appartenenza a banda mafiosa: allora il padre di Franca decide di rompere il fidanzamento. Melodia, dopo un breve periodo di reclusione, torna alla carica a casa Viola, facendo oggetto delle sue intimidazioni mafiose il padre, a cui brucia la casetta di campagna, provoca danni agricoli e arriva a minacciarlo fisicamente con una pistola: ma niente spaventa abbastanza quel genitore da fargli “mollare” la figlia. A Natale del 1965 il Melodia con la sua banda di amici si ripresenta a casa Viola e, dopo aver distrutto tutto e picchiato la madre, si porta via Franca e il fratellino: Franca viene trattenuta mentre il bimbo viene rispedito a casa. Lasciata digiuna per giorni, insultata e provocata, e dopo una settimana violentata.
Il 6 gennaio 1966 la polizia rintraccia il rifugio, libera la giovane, arresta il Melodia e i suoi complici.
Il violentatore conta evidentemente sul "matrimonio riparatore” che, come prevedeva la legge italiana, scagionava il rapitore che sposava la propria vittima: Franca però rifiuta di sposarsi dando quindi avvio al processo, che si svolge nel dicembre del 1966, col padre Bernardo come parte civile.
L’attenzione di tutta la stampa è grande perché è la prima volta che sono sfidate le arcaiche regole di un “onore” patriarcale, e perché questa vicenda dà l’occasione di intaccare, almeno un po', il potere della mafia. Il prezzo da pagare: minacce, ricatti, opinione pubblica ostile, con polizia fuori di casa giorno e notte e nessuna possibilità di lavorare per Bernardo Viola.
La posizione di Franca: “Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”. E presenzia con grande coraggio a tutte le udienze. Il Melodia tenta di infangarla ulteriormente, raccontando che i loro primi rapporti risalivano all'epoca del loro fidanzamento, nella casa dei genitori di lei approfittando delle assenze dei familiari. 
Alla fine Franca si sposa in chiesa con l'abito bianco il 4 dicembre del 1968 con Giuseppe Ruisi, già minacciato di morte durante il processo dal Melodia.
A Franca Viola arrivano solidarietà e auguri da parte delle massime cariche dello Stato, e del Papa che la riceve in udienza.
Sulla sua storia così esemplare fecero un film: "La moglie più bella", con Ornella Muti.
compendio da www.unaqualunque.it - www.enciclopediadelledonne.it/
- it.wikipedia.org/wiki

domenica 17 marzo 2013

313. Uova in camicia di casa mia.

Piatto estivo, ma io l'ho rimangiato dopo anni, ora, al freddo di metà marzo.
Prepara una salsa facendo bollire velocemente per 5 minuti passata di pomodoro, poco sale e erba cipollina tagliuzzata, in ragione d'una tazza da tè ogni 2 uova: poi lasciala raffreddare.

In una pentola larghina e altina metti a bollire fino a 2 litri d'acqua, acidulata con 2 cucchiai di aceto o col succo di mezzo limone. 
Tieni a disposizione acqua fredda in una ciotola: sguscia in un piattino 1 uovo alla volta, freschissimo, facendo attenzione a non rompere ovviamente il rosso, attorno a cui le proteine del bianco tenderanno a coagularsi bene e velocemente.
Appena prima del bollore con un cucchiaio in legno a manico lungo crea un piccolo vortice nell'acqua in cui farai scivolare delicatamente l'uovo continuando a girare per dare una forma compatta e pulita all'uovo. 
Per non rompere il tuorlo, l'acqua non deve bollire violentemente, ma raggiungere i 90 gradi che bastano a cuocere l'albume in circa 2 minuti e mezzo: dopodiché con una schiumarola preleva l'uovo e tùffalo subito nell'acqua fredda, tenendovelo sull'utensile per evitare di romperlo, per fermarne la cottura e sciacquarlo dal sentore di aceto, 
Fuori dall'acqua fredda deponilo delicatamente, prima o dopo la salsa, in una fondina singola o da portata, a seconda delle uova da preparare, completando con striscioline di basilico, pepe nero e un filo d'olio extra.

venerdì 15 marzo 2013

312. un ultimo appunto


"Che l’ultimo sonno sia un ultimo sogno, non guastato dai rumori senza senso della natura."
di Anno Birkin – poeta e cantautore britannico morto a 21 anni a Milano

martedì 12 marzo 2013

311. ROSSUMATA (in comasco Russümàda)

Crema d'uovo del nordovest
Ingredienti per 1 persona:
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di Barbera (Pinot Noir, acqua, latte o iogurt)
sale

Preparazione:
Dividi il tuorlo dall’albume per lavorarli separatamente.
In una tazza sbatti il rosso con lo zucchero, a ottenere una crema spumosa. Poi, montato il bianco con un pizzico di sale a neve ferma, incorporalo con delicatezza alla crema dolce: solo a questo punto amàlgamaci il vino (acqua, latte o iogurt) girando piano.
Alla fine ci si può anche intingere pane, grissini, gallette o biscotti.

venerdì 8 marzo 2013

310. Factio Piratica......

Il "Piratismo", originato in Svezia, è da considerare ormai un'ideologia politica internazionale, per ora soprattutto europea, definitasi in un contesto di "democrazia liquida" a partire dai primi anni del 21° secolo con una serie di movimenti e partiti in diversi paesi: una democrazia diretta ottimale che, relegata dapprima a riunioni condominiali, ha palesato di recente, con l'accesso a internet e all'informatica, la seria possibilità tecnica di un sistema  con milioni di aventi diritto.
Il filone principale è la volontà di modificare, sia legalmente, sia concettualmente, il diritto d'autore e i brevetti, per difendere la libertà della Rete e la riservatezza dei cittadini, con la ferma opinione che i diritti d'autore, i brevetti, le minacce di restrizione delle libertà d'informazione sono strumentalizzate a fini economici e ostacolano lo sviluppo sociale.
Tra i punti programmatici pure quelli che Grillo e Casaleggio in Italia hanno considerato le loro  "5 stelle", acqua pubblica, trasporti sostenibili, sviluppo, connettività e ambientalismo.
Punti di forza da una parte l'opposizione allo smantellamento dei diritti civili in telefonia ed Internet, alla censura di Internet, ai monopolii artificiali e alle varie misure di controllo virtuale dei cittadini, e dall'altra il consenso verso la trasparenza dell'apparato politico, il trattamento dei dati personali sicuro e controllabile, la riforma dei diritti d'autore, dell'educazione, dei brevetti genetici e informatici e dei diritti di riproduzione ed esibizione musicale, la divulgazione della conoscenza, e la libertà d'espressione e la gratuità d'istruzione.
Fra gli obiettivi sociali il diritto di sussistenza e di inclusione sociale che si evince dalla dichiarazione "Non promuoviamo ricchezza, ma lotta alla povertà".
In Germania la proposta di "reddito di cittadinanza", ora nel programma dell'italiano 5stelle, aumentò il successo della Piratenpartei conquistandole seggi del Land Berlinese nel 2011: ormai l'opinione per cui la lotta alla povertà si possa sostenere corrispondendo un reddito a tutti i "cittadini" senza chiedere lavoro in cambio si è diffusa, dai "Piraten" vari, in Italia al SEL a L&G a 5stelle e a tanti settori laici: dato per scontato che un reddito si può ottenere solo attraverso lavoro, allora per tutelare la dignità di tutti  deve regnare piena occupazione, scopo primario della politica economica da perseguire con incentivi economici o con posti di lavoro statali.  Così come oggi l'ordine pubblico, la rete stradale e ampi settori della istruzione vengono erogati dallo Stato senza chiedere direttamente nulla in cambio, anche la sussistenza dovrebbe diventare parte integrante del sistema, attivando così i  potenziali economico-sociali, l'autodeterminazione, la solidarietà, un giornalismo indipendente, la creazione d'arte e software.
Oltre che a sinistra e Verdi i "Piraten" sottraggono voti anche a partiti di centro o destra anche estrema.

compendio da www.wikipedia.org

venerdì 22 febbraio 2013

309. Come e perché dei vegani.

Il termine veganismo, sinonimo di vegetarianismo radicale o vegetalianismo, indica dieta e stile di vita che esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo: chi vi aderisce non mangia carne e pesce, latte e uova e i vari derivati, e non acquista alcun prodotto che implichi lo sfruttamento diretto di animali. Questa filosofia di vita è principalmente motivata dall’animalismo e altri principii politici e spirituali quali l'antispecismo, che ripudia il diritto di vita e di morte sulle specie animali non umane, l’ecoambientalismo che opera per la tutela e il miglioramento dell'ambiente, e diverse religioni.
compendio ragionato da wikipedia

mercoledì 20 febbraio 2013

308. Mi hanno detto....

traduzione di Quelqu'un m'a dit......di Carla Bruni / Carax Léos

Le nostre vite, dicono, non valgono granché
In un baleno passano come i colori d’un bouquet
E il tempo scappa via proprio come un ladro
Lasciandoci dolori da farci il culo quadro

Eppure mi hanno detto che mi amavi ancora, qualcuno me l’ha detto che mi ami ancora, magari è vero ancora..

Si dice che il destino ci prende proprio in giro
Perché promette tutto e poi fa il pisquano
Avremmo la fortuna sempre in nostra mano
ma poi ci cade a terra e dorme come un ghiro

Eppure mi hanno detto che mi amavi ancora, qualcuno me l’ha detto che mi ami ancora, chissà se è vero ancora..

E non ricordo più chi è che m'aveva detto che
da sempre tu mi amavi senza saper perché
ricordo quel segreto nel buio d'una stanza
svelato proprio a me per darmi una speranza

Eppure mi hanno detto che mi amavi ancora, qualcuno me l’ha detto che mi ami ancora, chissà se è vero ancora..

Le nostre vite, dicono, non valgono granché
In un baleno passano come i colori d’un bouquet
E il tempo scappa via proprio come un ladro
Lasciandoci dolori da farci il culo quadro

Davvero mi hanno detto che mi amavi già, qualcuno me l’ha detto che mi ami ancora, magari è vero ancora....

venerdì 15 febbraio 2013

307. S.B. confonde tangenti frottole mazzette e commissioni

S.B. sugli arresti per scandalo Finmeccanica: «Pagare una tangente all'estero è un fenomeno di necessità -  In Italia e in altre democrazie queste cose non esistono, ma inutile giudicare anche quello che accade in India - Assurdi moralismi: così non si fa gli imprenditori - Ci sono condizioni da accettare per vendere i propri prodotti».

giovedì 14 febbraio 2013

306. Quelqu'un m'a dit

On me dit que nos vies ne valent pas grand chose,
Elles passent en un instant comme fanent les roses.
On me dit que le temps qui glisse est un salaud
Qu de nos chagrins il s'en fait des manteaux

Pourtant quelqu'un m'a dit que tu m'aimais encore, c'est quelqu'un qui m'a dit que tu m'aimais encore: serais ce possible alors ?

On me dit que le destin se moque bien de nous
Qu'il ne nous donne rien et qu'il nous promet tout
Parais qu'le bonheur est à portée de main,
Alors on tend la main et on se retrouve fou

Pourtant quelqu'un m'a dit que tu m'aimais encore, c'est quelqu'un qui m'a dit que tu m'aimais encore: serais ce possible alors ?

Mais qui est ce qui m'a dit que toujours tu m'aimais?
Je ne me souviens plus c'était tard dans la nuit,
J'entend encore la voix, mais je ne vois plus les traits
"Il vous aime, c'est secret, lui dites pas que j'vous l'ai dit"

Tu vois quelqu'un m'a dit que tu m'aimais encore, c'est quelqu'un qui m'a dit que tu m'aimais encore: serais ce possible alors ?

On me dit que nos vies ne valent pas grand chose,
Elles passent en un instant comme fanent les roses
On me dit que le temps qui glisse est un salaud
Que de nos tristesses il s'en fait des manteaux,

Pourtant quelqu'un m'a dit que tu m'aimais encore, c'est quelqu'un qui m'a dit que tu m'aimais encore: serais ce possible alors ?

domenica 3 febbraio 2013

305. "Certidiritti": link e stralcio della traduzione del progetto di legge francese sul matrimonio!

http://www.certidiritti.it/notizie/comunicati-stampa/item/1651-matrimonio-egualitario-taubira-progetto-di-legge-illustra-principi-di-libertà-uguaglianza-e-fratellanza-della-nostra-repubblica.
-È proprio quello che noi stiamo facendo qui oggi: perfezionare l'evoluzione verso l'uguaglianza di questo istituto nato con la laicizzazione della società e del matrimonio.- 
-Si tratta esattamente del matrimonio che è stabilito dal nostro codice civile, non di un matrimonio riadattato, di un artificio, di uno stratagemma.- 
- Sì, è proprio il matrimonio, con tutto il suo significato simbolico che il Governo apre alle coppie dello stesso sesso.- 
-Il testo che noi presentiamo non ha nulla di distorsivo della Convenzione internazionale dei diritti dell'infante. Al contrario: protegge dei bambini che vi rifiutate di vedere".-

giovedì 31 gennaio 2013

304. Glaucòpide, dagli occhi chiari come il lampo.

La civetta accompagna la dea Atena Glaucopide nei miti greci da Omero in poi, e la diva Minerva in quelli etruschi, latini e romani. È simbolo di filosofia e saggezza, che scaturiscono da una divinità guardiana e mediatrice di dispute, figlia per sempre vergine di Zeus/Giove. La stilizzazione di occhi e becco traccia la linea della φ, precorritrice della effe, simbolo alfabetico della filosofia e poi pure della sezione aurea, che sintetizza così armonia, bellezza, amore per conoscenza e ricerca. 
Hegel sosteneva che la civetta di Minerva/Atena inizia il suo volo al crepuscolo, per significare che la filosofia afferra condizioni storiche solo già trascorse, senza precognizione e sistematizzando a posteriori.
Marchiata a fuoco sulla fronte degli abitanti di Samo durante la repressione voluta da Pericle, è da sempre e per sempre simbolo anche della città di Atene, intitolata alla Dea. 
Così come risulta su un antico conio ateniese da 4 dracme del V° secolo a.C., l'effigie di quella civetta figura sulla moderna moneta greca da 1 euro, per tenere vive quelle tradizioni culturali che per secoli si diffusero da tutte le sponde del Mediterraneo.

compendio da www.wikideep.it  e  www.mitologia.dossier.net

303. Questo molti pensano delle religioni!!

La RELIGIONE è come un PENE: va bene averne uno, va bene esserne fieri, COMUNQUE non si deve tirare fuori in pubblico, non va usato sui bambini nè per scriverci le leggi, nè usato per pensare!

mercoledì 23 gennaio 2013

302. Plastinazione: Mondi Corporei

La plastinazione è un procedimento che permette la conservazione del corpo umano tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone, rendendo i reperti organici rigidi e inodori ma mantenendone inalterati i colori. L’inventore, chiamato dottor Morte, è l'anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens nato nel 1945, che aveva sostituito il vero cognome Liebchen, “amoruccio”, con quello della moglie. Nella sua mostra Körperwelten, in inglese BodyWorlds, i corpi sono scorticati e in posture “vive”, sia riproducenti quelle di celebri opere d'arte, sia atletiche, oppure sezionati per puri scopi didascalici. Nel fare assumere le diverse posizioni si fa estrema attenzione alla coerenza del gesto con il posizionamento dei vari elementi anatomici, in primo luogo dei muscoli: in realtà l’intera procedura avviene in 4 fasi distinte.
Imbalsamazione e dissezione anatomica: prima si bloccano i processi degenerativi pompando formalina nel corpo attraverso le arterie, che uccide i batteri e blocca il decadimento tissutale. Con strumenti da dissezione si rimuove la pelle, il tessuto connettivo e quello adiposo. L’acqua e i grassi solubili del corpo sono sciolti immergendo il cadavere in un bagno di acetone.
Il secondo processo di scambio è l’impregnazione a forza, passaggio centrale della plastinazione: il silicone o un altro polimero rimpiazza in pressione l’acetone, in contenitori sigillati per penetrare in ogni cellula.
Posizionamento: in questa fase si fa assumere al corpo la posizione desiderata, e ogni struttura anatomica è fissata con spaghi, aghi e mollette.
Solidificazione: è il passaggio finale, in cui tempo e modo dipendono dal polimero usato. Certi polimeri solidificano per esposizione a gas, altri per esposizione a radiazioni UV e altri ancora per esposizione a fonti di calore.
La plastinazione in genere viene eseguita con 1500 ore di lavoro totali e 1 anno di tempo.
compendio da wikipedia.org e liberoquotidiano.it

sabato 19 gennaio 2013

301. Telefonando

"Ieri mattina mi ha telefonato un p1rla che, ha detto, stava chiamando dalla Svizzera... 'Posso rubarle 1 minuto?' ha chiesto... 'prego' faccio io. E lui 'bene, signora G., come sa ciò in cui eccellono le donne italiane è la pulizia del viso' ( o.O ) e dopo questa prima stron2ata per la quale mi erano venute in mente almeno un centinaio di risposte nessuna delle quali urbana mi tempesta di domande sulla pelle, le creme et similia per le quali mi dimostro poco ricettiva. Il p1rla deve coglierlo, perché in tempi ragionevolmente brevi arriva a chiusura e mi pone la fatidica domanda 'se posso, quanti anni ha? Dalla voce mi sembra molto giovane...' (chiudeva in bellezza...) e io '56', risposta 'ma complimenti!!!!!, dalla voce gliene davo al massimo 35!!!!!' con p1rlitudine in aumento esponenziale. Non mi sono tenuta, ho ceduto al momento di cretineria dialogante e dilagante ed ho risposto 'sì? e vedesse il resto!' e ho riattaccato. 
Ora mi chiedo, ma secondo questo tizio a 56 anni una come deve parlare? Sputazzando dalla dentiera???"

da un post su FB

martedì 8 gennaio 2013

300. Cronaca epistolare da Milano a Firenze.

"Carissima! Ai primi di dicembre ho avuto prima delle 6 del mattino una crisi nel sonno che ha spaventato a morte chi mi sta vicino, e preoccupato diversi amici. Quasi da subito i sintomi son stati inquadrati dal personale sanitario come quelli di un attacco epilettico: in realtà ho poi saputo che non avevo movimenti convulsi e muscoli serrati tipici delle convulsioni epilettiche vissute in passato come spettatori da me ed altri che conosco, però non mi svegliavo davanti a varie sollecitazioni, avevo gli occhi socchiusi, bofonchiavo, sbavavo, rabbrividivo e avevo una modestissima epistassi. Mi sono svegliato pare spontaneamente alla presenza dei soccorritori senza ricordarmi nulla, e all'ospedale, mirati a quella convulsione, mi han fatto per tutta la giornata una bella serie di accertamenti, risultati tutti negativi. Penso che nell'immediato porterò tutti i risultati a un medico che mi è stato raccomandato in quanto dotato di una visione olistica ma anche allopatica della sua professione, per chiedergli una sua diagnosi: intanto in rete ho "trovato" una particolare patologia di recente individuazione, a tutti gli effetti epilessia, che di sicuro ha come caratteristica comune al mio attacco quella di avvenire durante il sonno. Però io durante la crisi avevo le membra rilasciate ma, stimolato da un pizzicotto suggerito al telefono dal personale del Pronto Intervento, reagivo inconsciamente con un gesto infastidito di allontanamento....! Chissà, vedremo....e finora non m'è più successo! Baci"

lunedì 7 gennaio 2013

299. Sonno Convulsivo?

L'epilessia notturna del lobo frontale è una rara forma parziale, geneticamente inquadrata come autosomica dominante, di recente definizione: causa frequenti, brevi e violente crisi convulsive durante il sonno, con complessi movimenti quali pugni serrati, innalzamento o abbassamento delle braccia e piegamento delle ginocchia, spesso accompagnati da grida, gemiti o pianto.
Spesso erroneamente diagnosticata come incubo o disturbo psichiatrico, a causa dei sintomi comuni alle parasonnie, consiste in serie ravvicinate di attacchi anche sin dall’infanzia.
da varie fonti

venerdì 4 gennaio 2013

298. citazione da UN ULTIMO GIRO DI GIOSTRA di Tiziano Terzani

"Tutto ciò non faceva che aumentare la mia crescente diffidenza nei confronti di questa democrazia che riduce ormai la partecipazione dei cittadini all'andare alle urne ogni 4 o 5 anni e che, dovunque nel mondo, porta al potere soprattutto mediocri, corrotti, o incapaci. La democrazia ormai è un sistema che premia soprattutto la banalità e le bugie pubblicitarie, non la saggezza e l'impegno morale"

martedì 1 gennaio 2013

297. Editoriale di Milena Gabanelli sui marò che hanno ammazzato in India 2 pescatori!

"I nostri 2 marò passeranno le feste a casa a condizione che fra 2 settimane vengano riconsegnati all'India, dove, se saranno condannati, rischiano la pena di morte. Allora, che cosa succederà in queste 2 settimane? Non siamo stati in grado di fare una legge elettorale, ma per una campagna elettorale potremmo essere capaci di qualunque cosa. Per una volta dimostriamo di essere un Paese dove a vincere è il diritto e il diritto internazionale prevede che chi ha commesso reati venga processato nel suo paese: non si trattava di un'operazione militare in senso stretto, la giurisdizione è complessa, ma sono nostri connazionali, e come paese potremmo assumerci la responsabilità di non mantenere la promessa garantendo però all'India di fare le cose seriamente e quindi di processarli qui, e se condannati, incarcerarli qui, perché là c'è la pena capitale. Ma bisogna farlo subito senza aspettare che finiscano in pasto alla politica che li candida e li fa diventare eroi, rischiando così ancora una volta di dimostrare al mondo intero di essere un paese pasticcione e poco credibile".