mercoledì 26 maggio 2010

104. Archeologia: primo ritrovamento di domus etrusca!!!

Venuta alla luce a Vetulonia, frazione di Castiglion della Pescaia, in provincia di Grosseto, la prima casa signorile etrusca perfettamente conservata di 2400 anni fa. 6 monete etrusche e romane rinvenute circoscrivono al 79 a.C. il crollo della casa, concomitanti le guerre di Lucio Cornelio Silla. La quantità enorme di reperti fornirà informazioni sulla vita quotidiana e sulle tecniche di costruzione. Riemersi con la casa anche il magazzino delle derrate, con orcio da granaglie, e il frantoio. Il pavimento originale era di coccio pesto. Tra il vasellame rinvenuto anche piatti di vernice nera. Elementi come chiodi in abbondanza e argilla fanno supporre a un piano superiore di travi di legno e soffitto d'argilla, appunto. Sempre d'argilla, seccata al sole, i mattoni parallelepipedi usati per le mura.


(compendio da il manifesto 26.05.2010/www.patrimoniosos.it)

venerdì 21 maggio 2010

103. intercettazioni: norma salvapreti

Mentre gira il mondo battendosi il petto e chiedendo scusa per i crimini commessi dai preti pedofili – lodevole iniziativa, presa tuttavia solo dopo l'esplosione dello scandalo a livello mondiale e dopo avere avuto per decenni un ruolo decisivo nel silenziare il tutto – Papa Benedetto XVI accetta la norma salvapreti, prevista nel ddl sulle intercettazioni, per la quale, con un ulteriore e inaccettabile privilegio attribuito ai membri del clero, se un pubblico ministero vuole intercettare o indagare un "uomo di Chiesa", deve avvisare immediatamente il Vaticano.
(da ANTICLERICALE.NET)

giovedì 20 maggio 2010

102. Fini&Capanna (nota da Facebook)

L'incontro tra Gianfranco Fini e Mario Capanna per la presentazione del libro di quest'ultimo "Per ragionare". E ragioniamo.
Non è che perchè uno ha fatto il 68 poi ci debba campare tutta la vita perchè pensa di aver capito tutto della vita. L'effetto nazionalnostalgico alla Gianni Minà è dietro l'angolo. Continuiamo a ragionare.
Questi manuali di chi ha capito tutto dalla vita hanno decisamente rotto la m1nchia. Sono più invadenti (e meno interessanti) de "La Torre di Guardia", la cui sfortuna editoriale è dovuta semplicemente al fatto che i Testimoni di Ge(n)ova si ostinano a proporla negli orari sbagliati, quelli in cui sbatteresti la porta in faccia anche a Miss Z0ccola/o (per par condicio). Qualcuno quindi dica loro che anche Dio alla fine della settimana dai tempi della genesi dorme fino a tardi. Continuiamo a ragionare.
Mario Capanna non era quello che andava in giro con l'eskimo e i pugni alzati e tutto il resto? Gianfranco Fini non era quello che invece faceva il saluto romano e picchiava quelli come Capanna che a sua volta picchiavano quelli come Fini? Perchè ora fanno linguainbocca? Smettiamo pure di ragionare.
Che è meglio.
(estratto da P.L.)

mercoledì 19 maggio 2010

101. no al webbavaglio!

Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta". In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccare il blog. Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata. Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una media-company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento. Il nome di questa media-company, guarda caso, è Mediaset. Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta un'impresa di S.B. in un conflitto giudiziario e d'interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di normare con leggi repressive internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare. Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa! Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto Informatico. Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

www.nobavaglio.it

sabato 15 maggio 2010

100. Grecia: io in piazza c'ero (articolo)

"Mai nella mia vita mi sono sentita così arrabbiata e spaventata per quello che riserva il futuro. Ieri è stata la mia prima manifestazione e sono andata perché sentivo che le misure di austerità decise dal governo ci toccano tutti. Quello che è successo è stato inaspettato: tre persone sono morte e le cose sono sfuggite dal nostro controllo politico. La gente è arrabbiata perché non ha rubato nulla. Ha lavorato tutta la vita e ora è l'unica che deve pagare per quello che i politici hanno combinato nelle ultime decadi. La manifestazione di ieri è stata la più grande mai tenutasi in Grecia e c'erano studenti, adulti, famiglie con i bambini, anziani. Tutti pronti a combattere per i loro diritti. Ho chiuso gli occhi e ho sentito la rabbia. Quando li ho riaperti c'era una sola grande voce che gridava contro l'oppressione economica e gli errori commessi dai politci di ogni partito. Poi la voce è stata zittita. Cordoglio, lacrimogeni, aggressività, morte. Benvenuti in Grecia."

(Zoe Koskinidou su www.metronews.it)


venerdì 14 maggio 2010

099. TAGLIAMO IL SISTEMA (articolo)

Nelle prossime settimane una potente campagna mediatica cancellerà le responsabilità della crisi e tenterà di ridurre la spesa pubblica con un altro colpo alle condizioni di vita dei lavoratori. Solo nuove proposte efficaci e comprensibili potrebbero impedire un’altra vittoria di chi continua a proporre le stesse ricette fallimentari neoliberiste, partendo, ad esempio, dalla grande opportunità offerta dalla vicenda della protezione civile. Diego Anemone, giovane uomo d'affari in grado di pagare un milione di euro per aiutare ad acquistare casa ad un solo ministro, aveva così una fila di politici o dirigenti statali che non rifiutavano i suoi favori: ristrutturazioni, manutenzioni, arredamenti da lui pagati di cui veniva rifuso con giganteschi interessi attraverso l'affidamento di opere pubbliche. Ricchezze alimentate da una spesa pubblica senza controllo. Dicono le indagini in corso che il solo Angelo Balducci pretendeva il 10% dell'importo dei lavori. Con gli altri soggetti tecnici si arriva a somme da capogiro. La Corte dei Conti stima in 60 miliardi di euro i soldi sottratti allo Stato attraverso il sistema della corruzione: ogni italiano paga così mille euro all'anno di un’impressionante tassa aggiuntiva occulta. Il sistema delle grandi opere, a cominciare dal Ponte sullo Stretto, l’Anas e l’Alta Velocità hanno fatto sparire miliardi con nulla di ultimato e quasi tutto da iniziare, contribuendo ai bilanci di tante imprese nazionali. Ma la severissima Confindustria non ne parla: e preferisce accanirsi contro ogni spesa a favore dei lavoratori. Le opere pubbliche sono in mano ad una struttura di politici, di tecnici compiacenti e d'imprese che spesso controllano grandi mezzi di informazione. Tagliando questo sistema malavitoso si avrebbe una cifra utile a interrompere la recente spirale per cui i comuni per fare cassa sono stati istigati a vendere beni pubblici o a incrementare la realizzazione di nuovi inutili quartieri: ci si potrebbero mettere in sicurezza le scuole, curare i parchi, i beni culturali o lasciare aperti i pochi servizi sociali ancora esistenti. Il comune di Roma avrebbe quasi 3 miliardi all'anno, molto di più dei 500 milioni stanziati dal governo. Mettere fine a un sistema che fa affluire miliardi a pochi speculatori e ad un sistema politico marcio eviterebbe anche un ulteriore taglio dello stato sociale. Ma la sinistra è muta, incapace di incalzare su un terreno estremamente favorevole: basterebbe chiedesse che il controllo della spesa per le Opere Pubbliche e per la Sanità sia affidato a galantuomini estranei alla politica, e il conseguente taglio di spesa eviterebbe ogni altra macelleria sociale.


(Paolo Berdini su "il manifesto" 14.05.2010)

mercoledì 12 maggio 2010

098. Vergogna

Voi che sicuramente andate sul sito del Vaticano più di me e siete sempre a conoscenza delle varie notizie, sapete dirmi se al cardinal Bertone è venuta improvvisamente la raucedine???
Lui che è sempre pronto a mettere bocca su tutto, anche su ciò che non dovrebbe riguardare la Chiesa? Sulla comunione di Berlusconi non ha niente da dire? Pluridivorziato e con quel che combina……????? E poi ci sono persone, come nella nostra parrocchia, che si fanno mille scrupoli e si sentono in colpa ed in dovere di seguire le direttive della chiesa!
Siamo tutti uguali davanti all'altare….ma qualcuno è più uguale degli altri. Anche i sacramenti sono diventati ad personam!
Che vergogna
(email diffusa da "Indignato" tra i fedeli di una parrocchia lombarda, a proposito del funerale di Vianello....)

097. cara Gelmini, mi permetta

Gentile ministro Gelmini, le scrivo per complimentarmi con lei che finalmente ha avuto il coraggio di denunciare, in un’intervista, i privilegi concessi alla vera casta italiana: le madri lavoratrici. Annunciando il suo rientro al lavoro in anticipo rispetto ai termini della maternità obbligatoria (che brutta parola: sovietica, quasi), lei ha giustamente invitato le donne, queste scansafatiche impenitenti, a “fare dei sacrifici” senza restare a casa per mesi a girare i pollici. Era ora che qualcuno se ne accorgesse, diamine. In fondo gli uomini quando partoriscono tornano subito al lavoro, e anche per allattare non chiedono mica l’orario ridotto. Diciamolo: l’Italia che lavora l’hanno rovinata i sindacati e le madri. Solo che mentre i sindacati sono i crisi, quelle cialtrone continuano a partorire. Io mi chiedo che bisogno ci sia di quelle maternità che durano mesi, addirittura un anno: lo so per esserci passata, è stato tutto così offensivamente facile. Dopo due mesi sono venuti quelli dell’asilo nido per chiedermi di lasciare lì i bambini, hanno tanto insistito “Venga, abbiamo un sacco di posti liberi, è un vero piacere”. Poi sul lavoro mi sono venuti incontro, si sa che in Italia è così, con tante donne ai posti di comando è chiaro che l’organizzazione è mirata alla famiglia: per evitare che dovessi pulire la scrivania, visto che avevo un po’ sonno perché di notte non dormivo, me l’hanno portata via. Gentilissimi. È stato un periodo d’oro, ero sempre dall’estetista, tutto a spese dell’Inps. Tornassi indietro avrei vergogna, di tutti quei privilegi. Ci pensi lei!
Marina Morpurgo

www.metronews.it

lunedì 10 maggio 2010

096. totticalcio

Sul marito scalciatore, Ilary Blasi dichiara: Totti non si discute, si ama.
Vietato criticare, nel paese governato dal partito dell'ammore.

(Paola Rizzi su Metro)

domenica 9 maggio 2010

095. la casetta di Scajola

sacjolaNicola Porro ha intervistato Claudio Scajola, recentemente, sul Giornale: il ministro ha comprato nel 2004 un appartamento al Colosseo, pagandolo con un mutuo da 610mila euro ancora in essere. Ma un figuro oggi in galera e le sorelle Papa, venditrici, dicono di aver ricevuto anche contanti per 200mila euro come anticipo dal ministro, e 80 assegni circolari per ben 900mila euro.


REPUBBLICA

Scajola: "Vittima di processo mediatico
Parlerò dopo la mia audizione in procura"

"La mia persona quotidianamente infangata" afferma iI ministro sospettato d'aver acquistato un appartamento a Roma con i soldi di Diego Anemone.


Copertina del 5 Maggio 2010

lunedì 3 maggio 2010

094. San Vincenzo in Prato: da vedere a Milano ASSOLUTAMENTE

Tra le chiese più antiche di Milano fu fondata nell'antico podere Prata e dedicata alla Madonna da re Desiderio nel 770 su un oratorio cimiteriale romano, di cui è ancora visibile una serie di reperti, murati sul fianco settentrionale ma prese l'attuale forma di basilica tra il IX e l'XI secolo: del IX secolo il battistero ottagonale esterno.
Catalogo vivo dell'architettura paleocristiana fu la seconda basilica di Milano: tra via D. Crespi e via San Calocero un esterno spoglio e un interno di impianto paleocristiano, originale, appunto. Così doveva apparire la basilica vetus frequentata da Sant'Ambrogio.
Pianta a 3 navate con capriate lignee e in facciata pioventi con 3 portali sovrastati da lunette cieche, da 2 grandi finestre nella parte superiore, e dal timpano, coronato nell'ottocento dal motivo identico a quello che si trova sul retro. L'abside maggiore e il suo timpano sono l'elemento stilistico più significativo dell'esterno originale, a motivi romanici di fornaci ed archetti in cotto, mentre le absidiole sono ricostruzioni ottocentesche.
Interno: i colonnati delle navate sostengono 9 archi a tutto sesto: notevoli ed eterogenei i capitelli di recupero romani ed altomedievali. Tante vetrate moderne, su Angeli, Creazione e incipit di S.Giovanni.
Dipinti della fine dell'800 per l'abside e i medaglioni tra le arcate. L'affresco sull’altar maggiore, la "Madonna del pianto", crocifissione del XV secolo, e il frammento d'affresco nella navatella di destra, "Madonna dell'aiuto" provengono da S.Calocero: all'inizio di quella di sinistra una colonna con capitello corinzio rivestita di mattoni. Sotto il presbiterio sopraelevato si trova la cripta, con voltine a crociera, colonnine e capitelli: un'eccellenza tra le cripte "ad oratorio" romaniche lombarde.
Nell’altare un’urna di pietra con reliquie dei martiri già qui intorno all'anno 1000 e dietro un antico pozzo miracoloso.
Dopo secoli di splendore legato a un convento benedettino, con la sua crisi la chiesa decadde come commenda per più di 2 secoli, e alla fine del '700 fu sconsacrata ed adibita ad usi profani: magazzino, stalla e caserma coi francesi. Venduta nel 1810 e trasformata in laboratorio chimico, si danneggiò gravemente e gli affreschi del '400 all'interno andarono distrutti.
Alla fine dell'800 la basilica fu restaurata e ricostruita in parte: inoltre le fu dato campanile, sacrestia e annessi in stile, mentre la superficie interna della chiesa venne ornamentata interamente a guazzo. Interventi più recenti hanno eliminato quasi tutta la decorazione parietale ottocentesca, sostituito il pavimento, e risanato l'elegante cripta, rievidenziandone la struttura originaria.