giovedì 6 giugno 2013

328. Montalbano nel mondo...!

Da esplorare il sito www.vigata.org!!
In francese si direbbe “je suis Montalbano”. Ma come si fa a rendere all’estero la difficile prosa di Andrea Camilleri?
“Montalbano sono!” Perché piace questo personaggio semplice, misantropo, disincantato e sarcastico? Forse perché è un burbero, ma di una durezza un po’ goffa, e di grande sensibilità e umanità. Un vincente per il solo fatto di essere leale e onesto fino in fondo. Il fatto è che il commissario disegnato da Andrea Camilleri piace anche all’estero, dove la particolare lingua dello scrittore siciliano potrebbe non essere assaporata, nelle sue tante sfumature, come da noi.
Oltre che nelle lingue più parlate e diffuse al mondo, è stato tradotto persino in catalano, giapponese, turco e finlandese.
In Francia non si usa solo la solita “r” francese, ma a Sud e sui Pirenei anche una “r” arrotolata e dura, simile a quella siciliana e spagnola: questo ha pensato Serge Quadruppani, scrittore e traduttore parigino adottato dalla Sicilia, che con metodo e fantasia è riuscito a far sentire la diversità delle tre lingue usate da Camilleri. Dice: “Ho usato il francese per tradurre l’italiano vero e proprio, mentre per l’italo-siciliano ho preso in prestito vocaboli e modi di dire dialettali del sud della Francia". Per esempio, “picciriddu”, bambino, in Provenza si dice “minou” o “pitchounet”, però i dialetti francesi non hanno un vocabolario così vasto come il siciliano e quindi alcuni termini, come ‘taliare’ o ‘spiare’, sono andati persi, tradotti con gli equivalenti francesi di guardare e chiedere. Le frasi in siciliano stretto sono invece state riportate tali e quali, traducendole tra parentesi. Il Maigret di Sicilia parla una lingua originale, tutta sua ed esilarante, e i suoi gialli vendono in media 30-40 mila copie ciascuno. Oggi Camilleri è l’autore italiano più letto in Francia, e Quadruppani, ora suo amico, va spesso a trovarlo a Roma, città d’adozione di entrambi. Il traduttore ha una compagna palermitana, la traduttrice dei suoi libri in italiano, e per questo è doppiamente legato alla Sicilia.

Nessun commento:

Posta un commento