domenica 30 dicembre 2012

296. poesia da una Missione in Asia

Senza

Qui a Monglin vivo senza casa,
m’alzo senza sveglia, mi lavo senza catino, 
mangio senza tovaglia, 
vado a caccia senza licenza, 
viaggio senza soldi, 
imbroglio senza colpa, 
lavoro senza posa, 
vado a spasso senza scarpe, 
sono allegro senza teatro, 
studio lingue senza fine, 
non passo giorno senza fastidi, 
campo senza amici, 
sfamo quaranta ragazzi senza scrupoli, 
invecchio senza accorgermi, 
e di certo morrò senza rimorsi.

giovedì 27 dicembre 2012

295. Altro parere su Parenti Serpenti

da  http://affascinailtuocuore.com  Una storia nella storia
Un’esperienza indimenticabile, seppur nei suoi contorni più amari. Amari, sì, non agrodolci, non ironici e neanche grotteschi, ma intensamente amari. Forse il tempo trascorso da quel giorno ha sbiadito la cornice dei miei ricordi, ma non l’evento.
Mia madre in uno dei suoi soggiorni a casa da me, non frequenti, ma regolari, viene letteralmente travolta dalla proposta di Stefano, nato e cresciuto a pane e cinema, appassionato dei grandi registi dell’epoca d’oro della commedia all’ Italiana, organizza il piccolo evento familiare, inconsapevole, non aveva visto il film, prima…: “stasera vi faccio vedere come lavora un grande!” E allora via a “Parenti serpenti”
L’ambiente caldo, confortevole e intimo della taverna di casa; il camino illuminato dalle fiamme scoppiettanti che accentuano il bel rosso bordeaux del divano nuovo, fatto fare su misura per quell’angolino accogliente; non comodissimo di suo, il divano diventa sempre meno comodo durante il film…
La storia ci cala di peso in una di quelle situazioni tipiche delle feste di Natale, anche della mia, in fondo. Tre figlie, tre mondi ormai separati dal nucleo originale e anche tra loro molto distanti. Ognuna con la propria famiglia e le proprie storie. Il figlio maschio, Alfredo, è un’altra storia.
Mamma e papà, due semplici vecchietti abruzzesi, nella loro casetta essenziale, in un bel paesino d’ Abruzzo, coperto di neve, come da copione, gioiscono della presenza di tutti quei figli grandi, bravi, più o meno di successo, sicuramente affezionati…
La mamma-nonna si da un gran da fare in cucina. Il cibo tradizionale,che riconosco in tutte le varianti proposte, ricco, fantasioso cerca di sopperire all’inconsistenza che nutre l’animo e la testa di questi figli.
La cornice, l’ambientazione, i riti tradizionali (cena, messa di mezzanotte, tombola, regali…) risvegliano una sensazione antica. Desiderio di festa e terrore dell’arrivo. Tensioni, liti,: “Si va dai parenti di mamma dove si gioca e ci si diverte o da quelli di papà, boriosi e tristi? A casa nostra no? Mai un Natale solo nostro? Ma tant’è.
La storia si dipana in modo magistrale: si passa dall’idea di compattezza, di famiglia tutto sommato felice, con dei “valori” condivisi, attenti alla salute e al benessere dei “vecchi genitori”, fino ad arrivare all’esplosione del conflitto e poi, piano piano ma inesorabilmente, all’accordo profondo, intimo e ritrovato intorno all’evento fatale. Bum! E il problema mamma-e- papà è risolto.
Cosa scatena il tutto? Quale la chiave di volta della storia? La proposta dei vecchietti di lasciare in eredità la casa e la pensione al figlio o figlia che vorrà occuparsi di loro, fino alla loro morte (naturale). Cara, dolce, famiglia. E poi anche voi cari genitori, ma che razza di proposta fate?
Mia madre è visibilmente scossa. Stefano impietrito. Io solo a disagio, forse perché per me, essere fin troppo razionale, è solo un film. Eppure è vero c’è qualcosa di noi, della nostra famiglia.
La mia grande Madre, in un momento delicato della sua vita e dei suoi rapporti-non rapporti con le figlie, si è sentita sola, nuda di fronte ai suoi timori.
E tuttavia la conclusione paradossale e un po’ da film horror-grottesco sembra non coinvolgerla più di tanto, una fine da film. Ma l’esasperazione del conflitto, alimentato da amore-odio-indifferenza- invidia-inettitudine affettiva mostrata da questi figli, quella si l’ha fatta pensare, l’ha turbata.
Esagerati! E’ un film dopo tutto. Ma alcuni film più di altri, alcuni registi più di altri riescono ad andare oltre il puro realismo di una vicenda per toccare il mondo reale, quello sì, dei sentimenti, dei conflitti interiori, delle contraddizioni di cui siamo fatti.
Da allora, ogni volta che ne abbiamo avuto l’occasione, abbiamo ricordato quella serata, con mamma, sorridendoci sopra, ma rivivendo anche quel senso di amarezza che la storia ci aveva lasciato dentro. E siamo andati avanti, qualcuno verso quella direzione di distacco e diffidenza verso gli altri, di incapacità d’amare veramente. Forse. In alcuni momenti la realtà ha superato la fantasia, ma siamo andati avanti.
E tutto questo terremoto dell’anima lo ha provocato lui, Monicelli, con un film che qualcuno ha liquidato semplicemente come un “Bozzetto grottesco”, pensate un po’!

O.F. Dicembre 2010

venerdì 21 dicembre 2012

294. Pregiudizi disastrosi sbandierati in nome della religione!!

compendio da La Stampa 19/12/12
Unicef e Oms sospendono in Pakistan la campagna di vaccinazione anti-polio dopo gli attacchi che hanno causato almeno 9 vittime in 2 giorni: era iniziata ieri, mirata a vaccinare oltre 5 milioni di bambini. Si sospettano i militanti islamici, da sempre contrari alle vaccinazioni.
Gruppi religiosi avevano infatti emesso «fatwa» contro la profilassi anti-polio che, secondo un’assurda credenza popolare diffusa tra i radicali islamici, avrebbe conseguenza sulla fertilità maschile. Anche i Talebani si oppongono in quanto temono che gli operatori sanitari siano spie: il medico pachistano Shakeel Afridi, condannato a 33 anni di carcere, era stato arruolato dalla Cia per prelevare il dna della famiglia di Osama bin Laden e identificare così il suo covo a Abbottabad, dove è poi stato ucciso nel maggio 2011.
Un leader dei militanti islamici operativi al confine con l’Afghanistan, aveva già vietato una campagna di vaccinazione per protestare contro il lancio di droni americani, mettendo così a rischio la salute di 240mila bambini, e un medico del Ghana era stato ferito a Karachi.
Spesso anche gli stessi genitori impediscono che i figli siano vaccinati contro la poliomielite: può portare alla paralisi ed è diffusa ormai solo in 3 paesi, dove abbondano conflitti civili ed estrema povertà, cioè Pakistan, Afghanistan e Nigeria.

mercoledì 12 dicembre 2012

293. Berlusconi: strategie e interessi

compendio da wikipedia.org e da marcodellaluna.info/sito/ 
Marco Della Luna, teorico del complotto sul signoraggio: 11/12/2012. 
Il signoraggio è l'insieme dei redditi di un governo, da una base monetaria monopolistica: al giorno d'oggi le banche centrali stampano le banconote mentre le zecche governative coniano le monete metalliche, ed entrambi hanno un reddito da signoraggio, che è tra le fonti che finanziano la spesa pubblica eccedente alla raccolta di tributi.
Italia: se alle elezioni politiche vince il PD, si completerà il dissanguamento monetario e la cessione di sovranità dal nostro Paese al corporate capital franco-tedesco, e saremo fritti, ma lo saremo anche se vince Berlusconi, perché la sua vittoria non andrebbe oltre a una sostanziale parità in Senato, col Paese ingovernabile, scatenando attacchi giudiziari e speculazione internazionale e aprendo l' emergenza con un Monti-bis + Troika commissariale: depredazione rapida e violenta di quel che resta di valido nel paese,  verso una letale depressione.
Drammatica convalida a breve del mio ormai decennale consiglio: chi può, emigri.
Escludendo che Berlusconi segua personalmente il mio consiglio, ha due strategie tra cui scegliere:
a) Mettersi nella posizione di massima forza politica per negoziare sua ritirata o collaborazione in cambio di una soluzione per i suoi processi e per le sue aziende di famiglia da cui un programma ambiguo e oscillante tra il moderato e il populista;
b) Rompere il meccanismo generale spiegando che l’Euro, come non-moneta ma sistema di blocco dei cambi, ha avuto, e lo si sapeva, effetti distruttivi sui paesi meno competitivi, indebitati e assoggettati ai più forti, che l’eurosistema e le sue austerità sono per asservire l’Italia e i suoi lavoratori agli interessi del capitale franco-tedesco, che la Germania è forte perché nasconde il suo enorme debito implicito e i buchi di bilancio delle sue banche, e che quindi se non ci si ribella si sarà schiavi di un nuovo sistema di Lager di lavori forzati al servizio del popolo superiore da cui un programma per proporre a Germania, Francia e altri Stati forti una riforma dell’eurosistema che riequilibri le bilance commerciali, che finanzi investimenti pubblici e privati a lungo termine, che ristabilisca la parità di diritti tra i paesi membri. 
Il ricatto è l'uscita dall’eurosistema, il ritorno alla Lira, alla banca centrale pre-1981, e ai vincoli di portafoglio per le banche di credito, togliendo il rifinanziamento del debito pubblico dai mercati speculativi, visto che con l'affido alla speculazione esso è raddoppiato senza alcun beneficio per l’efficienza del paese, e visto che paesi che hanno un debito pubblico molto più grosso rispetto al pil, come USA e Giappone, pagano tassi di interesse molto bassi proprio perché il loro debito non è posto sui mercati speculativi e la loro banca centrale garantisce il suo acquisto. Necessaria anche l'uscita dal Mercato Comune ripristinando controlli e limitazioni sull’ingresso di capitali stranieri, per impedire che questi vengano a fare shopping degli assets italiani. Controllando la banca centrale e potendo regolare il credito, assicureremo liquidità agli investimenti sani, pubblici e privati, ridaremo fiato ai consumi, riassorbiremo la disoccupazione. 
Berlusconi non raccoglierà la forza per governare il paese, ma, con un’opportuna campagna d'informazione e denuncia, e magari bocciando la legge di bilancio, può essere abbastanza forte da far saltare eurosistema e eurostrategie, che non sono certamente nell’interesse nazionale italiano, ma di chi ha avuto la forza di imporle. Se vuole passare alla storia, questa è la via. 

292. Spezzatino con castagne per 2

ingrendienti
3,5 hg di manzo (OPPURE petto di pollo) a piccoli cubetti / olio d'oliva / 1 cipolla grossa tritata/ 1 cucchiaio scarso di cacao amaro / 3 cucchiai di passata di pomodoro / 4 coste bianche a triangolini / 2 hg di castagne lesse / basilico / un cucchiaino di paprika/ 2 dadi vegetali.
procedimento
Fa' andare a fiamma alta con un po' d'olio la cipolla e la carne in pentola a pressione ancora aperta, rimesta col cucchiaio di legno, aggiungi cacao, passata e una tazza d'acqua, mescola, porta a bollore e chiudi ermetico: dal fischio cuoci a fiamma abbassata mezz'ora se manzo, e 15 minuti se pollo. 
Dopodiché togli dal fuoco e, dopo lo sfogo, apri il coperchio con attenzione e aggiungi castagne, coste, basilico, paprika, e i dadi. Rimetti sulla fiamma alta col coperchio chiuso ermetico finché fischia per 5 minuti e poi spegni, lasciando smaltire la pressione da sola senza aprire il coperchio: dopo 10 minuti apri facendo attenzione. Ecco!!

domenica 9 dicembre 2012

291. 12 dicembre: Monti presenta le dimissioni.

"Non mi farò impallinare, nè logorare": questo ha esplicitato al capo dello Stato il premier Monti per annunciargli la sua decisione di dimettersi. Secondo fonti di Palazzo Chigi il professore non avrebbe nemmeno escluso una sua discesa in campo: riflessione in corso. Del discorso di Alfano in particolare Monti non ha gradito per nulla la parte sui danni che le misure del governo avrebbero avuto sull'economia: "Il premier non poteva accettare che si dicesse che il debito è salito, così come la disoccupazione, le tasse, l'inflazione" accusando il governo di aver fatto nel contempo diminuire la crescita e i consumi. Secondo una fonte di governo, un "atto di sfiducia" vero e proprio sull'agenda portata avanti dall'esecutivo. Era doveroso fare un "atto politico forte e di discontinuità" che sancisse come la posizione "attuale" del Pdl, fosse incompatibile con la prosecuzione di un leale rapporto di fiducia. 
Mario Monti ora riferirebbe direttamente agli italiani. Il premier avrebbe preso la decisione di dimettersi pure per avere una maggiore agibilità politica: "mani libere" per poter dire cosa pensa e salvaguardare la sua "agenda" e il suo credo legato ai tempi europei e all'antipopulismo.
compendio da TGCOM24