giovedì 22 aprile 2010

093. Il mondo della Trota (nota da Facebook)

Di un altro c0gli0nazzo proprio non si sentiva il bisogno. Certo, con la Lega già avevamo fatto una certa abitudine al cattivo gusto. Sia si trattasse di portare maiali nei terreni delle moschee, o di esibire magliette offensive verso l’Islam provocando qualche piccola bomba: un movimento indipendentista che non si fa scrupolo di allearsi con il partito patriottico per eccellenza, fa proprio pensare. Ma qui un punto di coerenza riesco ancora a trovarlo: la Lega ha nel suo DNA tratti razzisti, nazionalisti, patriottici tipici dei fascisti, da loro stessi ora rinnegati, coll'eccezione politica e intellettiva della Santanchè. Senza ragione e senza pudore invece la Lega insedia ministri nella Roma Ladrona che non perde occasione di insultare dalla "sua" stampa.
Comunque stavo parlando di un c0gli0nazzo, della Lega per la precisione, “figlio di papà” ma con un aspetto da “ragazzo di vita” pasoliniano: Renzo Bossi. Figlio del priapico Umberto, il 22enne rampollo è dai "suoi" soprannominato “la trota”, ed esce allo scoperto con un’intervista su Vanity Fair, in cui illustra la sua visione articolata del mondo. Bene, innanzitutto Renzo ai mondiali di calcio non tiferà Italia in quanto il Tricolore identifica un sentimento di cinquant’anni fa. Echeca22ocentra: stiamo parlando di calcio, mica della parata del 25 aprile. Peraltro sembra che il tricolore sia antecedente al 1960. Comunque, il giovane Renzo durante i Mondiali potrebbe tranquillamente andarsene al mare o dedicarsi a qualche pagliacciata pseudoceltica di quelle che i “lumbard” amano tanto. Ma più avanti arriva la prima “perla”: secondo lui infatti nella vita bisogna provare tutto tranne i “kulattoni e la droga”. Ma se a ventidue anni non ti sei mai fatto e magari neppure desiderato, una canna o un pippotto, o sei un bugiardo ipocrita o sei uno sfigato o entrambi. E i “kulattoni” non mordono di sicuro per cui tenersi alla larga da loro non sarà facile. Vittorio Sgarbi spesso parlava di “kulattoni raccomandati”. Sul fatto che tu sia raccomandato non ci piove e comunque se pensi che nella vita sia necessario provare un po’ tutto potresti sorprenderti di te stesso. E una canna ogni tanto fa un gran bene. Inoltre il “trotone” se la prende con la gente maligna e pettegola che lo considera ignorante pluribocciato. Beh, caro trotone, visto che sei stato bocciato per due volte tra i 15 e i 18 anni, sei esattamente pluribocciato. Neppure quel nome così pesante ti ha salvato dalla bocciatura: il sospetto di una certa ignoranza viene spontaneo. Diventa certezza leggendo la tua intervista: affermi di studiare economia ma non in Italia. A Mendrisio? Affermi infine, di non avere mai percepito uno stipendio di 12mila Euro nella tua posizione all’interno dell”osservatorio sull’Expo”. Ma come! Li percepivano tuo zio e tuo fratello come portaborse di Speroni e Salvini e tu niente? Allora o sei bugiardo o sei un c0gli0ne o un bugiardo c0gli0ne. Tanto vale ammetterlo, visto che, senza quel nome alle spalle, col ca22o che saresti consigliere regionale a 22 anni. E ti assicuro che non c’è assolutamente nulla di cui essere fieri nel “non essere mai scesi a Sud di Roma”. Sono frasi da ignoranti. E non c’è assolutamente niente di cui essere fieri nel creare o promuovere giochi quali “rimbalza il clandestino”. Perché oltre che ignorante passi anche da stron2o. E se l’ignoranza può anche non essere una colpa, per la stron2aggine non c’è pietà che tenga.

(P.L.)

lunedì 12 aprile 2010

092. kshari (pasta e legumi)

KSHARI (Pasta e legumi)
Ingredienti per 6 persone:400 g di riso300 g di pasta filini300 g di maccheroni piccoli200 g di ceci200 g di lenticchie200 g di sugo di pomodoro fresco2 cipolle grosse4 cucchiai di farina2 uovaolio d'olivacipolla, aglio, peperoncinosale e pepe


Fate cuocere separatamente i ceci e le lenticchie finchè saranno ben cotti ma non disfatti e poi scolateli. Lessate separatamente anche la pasta filini, i maccheroni e il riso, scolateli e teneteli al caldo. Impanate le cipolle tagliate ad anelli prima nelle uova leggermente sbattute e poi nella farina e quindi friggetele finchè diventano dorate. Disponete nei piatti il riso, la pasta filini, i maccheroni, i ceci e le lenticchie. Cospargete il koshari con il sugo di pomodoro soffritto in olio con aglio, cipolla, peperoncino, sale e pepe, disponete le cipolle fritte intorno al piatto e servite il tutto ben caldo.

domenica 11 aprile 2010

091. insalata di piselli e pecorino

piselli freschi appena sgranati e pecorino non stagionato a dadini, a piacere, qualche strisciolina di basilico, conditi con un filo d'olio extravergine d'oliva: una sciccheria!!

mercoledì 7 aprile 2010

090. Valanga di palle sui dati elettorali

I dati elettorali sono troppo complicati e i giornalisti buttano la spugna.
La concretezza a loro fa male, ma se si rifanno i conti usando un po’ di logica la situazione sembra un po’ meno tragica.
Innanzi tutto i dati sull’astensionismo da solo non han senso perché andrebbero sommati al conteggio delle schede annullate con frasi che vanno dall’invettiva politica alla bestemmia, assieme a quelle più sobriamente “bianche”: imbucate dal circa il 3,5% degli aventi diritto al voto.
Allora su 40 milioni e 800 mila aventi diritto, più di 16 milioni non hanno votato o hanno votato in modo non valido.
Poco meno del 40%.
Ma attenzione: l’aumento del rifiuto per la politica è stato minimo rispetto alle precedenti elezioni europee.
Eppure quasi tutta l’informazione, Repubblica compresa, non ha fornito il dato delle schede non valide: scomparso!
E il paragone con le precedenti Regionali largamente impiegato dai media non ha senso: una comparazione con le Europee di un anno fa ci fa invece capire cosa è cambiato.
La sinistra al tracollo perde 4 regioni di cui 3 toccate dagli scandali della corruzione. Ma il supertracollo c’era stato alle Europee, appunto. Stavolta il PdL perde il 2% dei voti e la Lega avanza del 2%, cioè i voti al governo sono pari. Ma è allucinante che abbia sostanzialmente tenuto, dopo tutti gli scandali che li hanno travolti.
Ma a sentire i giornali pare che la Lega abbia sfondato!!!!
Non male che il PD cresca del 2%, perché anche in prospettiva la distanza tra PdL e opposizione si è accorciata. IDV perde lo 0,7% totale ma analiticamente avanza parecchio dove non ci sono le liste di Grillo ma perde dove ci sono. Udc perde quasi un punto percentuale.
Le liste postcomuniste e verdi guadagnano qualche decimo di percentuale.
Grande l’affermazione delle Liste Beppe Grillo in Emilia Romagna (7%) e Piemonte (4%) al 2,5% nelle altre regioni.
Il fatto che dopo tutto quel che è successo ancora tanti italiani abbiano dato il loro voto a Berlusconi dà molto sconcerto, ma complessivamente l’opposizione a Berlusconi è cresciuta.
L’informazione di Mediaset e non solo, farebbe ritenere nulla la possibilità della fine dell’era Berlusconi prima del 2020, mentre invece qualche speranza risiede in un PD che esprima un leader che la faccia finita coi candidati inquisiti e con il sostegno agli inceneritori ( come ha fatto per esempio Nichi Vendola in Puglia ) e che prenda impegni chiari sulle riforme.
Allora sì che si potrebbe immaginare una grande coalizione che comprenda anche le liste di Grillo.
In questo momento la coalizione di governo viaggia intorno al 48%, l’opposizione, UDC esclusa, intorno al 44%. Questi 4 punti percentuali non sono la fine del mondo!!
Molti accusano Grillo di aver causato la perdita del Piemonte: in sua assenza molti voti si sarebbero riversati nell’Italia dei Valori. 6.000 voti appena la distanza. E’ indiscutibile il regalo fatto a Silvio, ma questo calcolo è forse limitato: per battere Berlusconi domani il PD deve decidere di cambiare rotta, deve smettere di essere un luogo d’inciucio che candida gente dell’apparato.
Bersani candidando inquisiti in Campania e Calabria, ha rifiutato un vero rinnovamento. Comprensibili gli Amici di Grillo che alla fine hanno scelto di rompere in Piemonte non riuscendo a trattare qualcosa di decente con questo PD!! Forse questi risultati freneranno il PD dall’allearsi con Casini e Cuffaro.
L’esperienza di Vendola insegna che un’alleanza a sinistra può essere vincente e unire tutte le forze progressiste su programmi decenti e concreti.
Creare un movimento progressista unitario è un passaggio fondamentale. E’ necessario far germogliare un progetto che cancelli i micropartiti e coaguli il popolo delle buone pratiche sociali in una forza di rinnovamento gestita a rete, che esprima le migliaia di associazioni e comitati locali che stanno concretamente costruendo modi di vivere e relazionarsi antagonisti alla cultura berlusconiana.