venerdì 5 aprile 2013

323. Pensiero allarmato di Gad.

Un allarme nonostante tutto: attenti al francescanismo!
Esultanza per il profilo mostrato da Jorge Mario Bergoglio, ma oltre al significato storico e geopolitico della sua provenienza dal Sud del mondo, oltre alla scelta del nome Francesco atteso quasi a furor di popolo, oltre all’incontro pastorale vissuto nel segno della collegialità, a me pare di intravedere nel nuovo papa un’intenzione di cambiamento radicale: vescovo tra i vescovi, ha già riconosciuto spazio al sacerdozio universale dei fedeli laici, finalmente realizzazione del Concilio Vaticano II, a lungo frenata, e vittoria postuma del cardinale Carlo Maria Martini.
Il provvidenziale ridimensionamento del primato papale annunciato da Francesco potrebbe essere terreno fertile per l’ecumenismo e dunque una riunione dei cristiani fino a ieri impensabile.
Benefici contagiosi della sobrietà di papa Bergoglio: pochi giorni dopo, le parole familiari di Laura Boldrini, dal più alto scranno della Camera.
Ma la crisi della Chiesa da cui è scaturito il nuovo pontificato è acutissima, piena di insidie e tutto questo francescanesimo, d’un colpo di moda, potrebbe dare luogo a un equivoco grossolano. 
Un conto è lottare contro la povertà con una pratica di immedesimazione e di condivisione, altra cosa è deformare il francescanesimo fino a compiacimento per la condizione povera, quasi che la si dovesse accettare e sopportare con rassegnazione: “Povero è bello”. 
Semmai “Ribellarsi è giusto”!
compendio da www.gadlerner.it

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