mercoledì 3 aprile 2013

321. Magdi Allam, ironico, si ribella al Papa...

Magdi Allam, noto come il Pinocchio d’Egitto per l'invenzione creativa di notizie giornalistiche, ottenne dallo Stato berlusconista una costosa scorta, perché secondo un suo amico del SISDE Hamas – che non ha mai compiuto azioni militari al di fuori della Palestina – lo voleva uccidere, e poi un mitomane, mai inquisito, in una mail gli aveva rivelato d'esser stato pagato per ucciderlo, e per ultimo Buttafuoco, avrebbe scritto una poesia satirica sul suo conto.
Un'interpellanza parlamentare sull'inopportunità di quella scorta non ha impedito che venisse addirittura ampliata la scorta, in quanto la zona di Fabrica nel viterbese, dove abita Magdi Allam, sarebbe piena di cellule islamiche così "dormienti" che non pare siano mai state oggetto di inchieste.
Ora come il giornalista rivela in anteprima in un'intervista a "Tempo" su di sè nuove minacce di morte, dopo l'annunciato abbandono della religione cattolica a causa dello spirito conciliatore e debole del nuovo papa: «Sì, mi sono arrivate nuove condanne, non solo da parte degli estremisti islamici. Anche da esponenti cattolici. Posso, comunque, dire che ho avuto anche tante manifestazioni di affetto e solidarietà».
Un bel problema per la sua scorta, perché a Fabrica di Roma, i cattolici non sono "dormienti": proprio accanto al Duomo una grande fortezza, ideale per nascondere militanti cristiani, e poi la Collegiata di S.Silvestro, con quel campanile adatto al lavoro di un cecchino, la chiesa dedicata a S.Sebastiano, ancor oggi caro ai fanatici per aver preferito il martirio al rispetto della legge di stato.
A Fabrica, operano pure donne velate ed estremiste dell'Istituto del Divino Amore e le Carmelitane di S.Giuseppe. E quelle cellule non dormono.
compendio da kelebeklerblog.com/www.effedieffe.com/comicus.forumfree.org/www.bastabugie.it/www.corriere.it





Nessun commento:

Posta un commento