domenica 11 gennaio 2015

370. L'olocausto dei Congolesi a fine '800 ad opera del Caucciù Belga!!

Alla ribalta europea l’Africa arrivò a metà dell'800, per scopi scientifici, umanitari e missionari. Ma i resoconti degli esploratori sulle ingenti risorse naturali scatenarono la corsa all’Africa.
Il giornalista Henry Morton Stanley per New York Herald e Daily Telegraph, tra il 1874 e 1877, diresse la prima spedizione africana da est a ovest, da Zanzibar all’Atlantico, discendendo tutto il corso del fiume Zaire/Congo.
Era proprio quel che cercava re Leopoldo II del Belgio per realizzare le sue ambizioni coloniali. Per aggirare il Governo, nel 1876 il sovrano fondò l’Associazione internazionale dell’Africa e poi prese Stanley al suo servizio inviandolo nella regione per stipulare contratti con le popolazioni del bacino del grande fiume.
In pochi anni Stanley firmò oltre 400 trattati di commercio o protettorato coi capi locali, sostenuto da uno schiavista del Tanganica di nome Hamed Tippu Tip, grande produttore e commerciante di spezie, avviando lo sfruttamento sistematico del territorio e fondando città-emporio come Stanleyville e Léopoldville. 
Sull’esempio di Leopoldo il Cancelliere prussiano Bismarck si precipitò a procurare un posto al sole per la Germania, provocando reazioni di Francia, Gran Bretagna e Portogallo, già presenti nella regione.
Così la Conferenza di Berlino sull’Africa Occidentale dovette spartire l’Africa in zone di influenza, con confini che resistono a tutt’oggi. 
L’antico regno del Congo fu diviso in tre parti: al Portogallo toccò Angola e Cabinda, alla Francia la fetta a nord del fiume Zaire, al monarca belga in persona tutto il bacino del grande fiume con le zone circostanti, che diventò il Libero Stato del Congo, senza gravami sui contribuenti belgi, ma non fu mai vero Stato Libero bensì dominio privato che il Re belga gestì senza controllo. 
Tutta la terra non coltivata e tutto il sottosuolo furono dichiarati proprietà dello stato, cioè del re, col monopolio assoluto sulle risorse e con concessioni d'affitto a varie compagnie per 99 anni. 
Ma parliamo del caucciù: la scoperta del processo di vulcanizzazione della gomma e il suo impiego manifatturiero fecero del Congo uno dei più grandi serbatoi mondiali di questo prodotto fondamentale per l’industrializzazione dell’Occidente. Ma occorreva mano d’opera per raccoglierlo e trasportarlo fino al mare. Tutte le stipule effettuate da Stanley erano contratti-capestro con obblighi pesantissimi. 
Il problema era stato da sùbito risolto: tutti gli africani, chiamati «cittadini», furono obbligati a raccogliere il caucciù senza alcun compenso e ogni villaggio doveva consegnare agli emissari del re-proprietario una certa quota del prezioso prodotto vegetale: chi si rifiutava, o consegnava quantità minori di quelle richieste, era punito duramente, fino alla mutilazione: a chi non produceva la quota di caucciù veniva tagliata una mano o un piede; alle donne le mammelle. I ribelli venivano assassinati, e con spedizioni punitive si distruggevano i loro villaggi, o si prendevano in ostaggio le donne. Non esistendo piantagioni, la raccolta della gomma non era stanziale ma nomade, verso zone adatte da sfruttare, lontana dai villaggi anche 2 giorni. 
In quelle spedizioni punitive, secondo un rapporto del 1906, uomini, donne e bambini venivano uccisi senza pietà. 
Così le Compagnie e lo stesso Leopoldo intascarono decine di milioni.
Col Congo, Leopoldo assicurò a ogni membro della propria famiglia un reddito annuo dai 75 mila e i 150 mila franchi e acquistò in Belgio e in Francia proprietà terriere per un valore di 30 milioni di franchi, e ancora spese cifre enormi per corrompere la Stampa attraverso un ufficio preposto a mascherare quei crimini.
In 23 anni di esistenza, nel libero stato del Congo morirono circa 10 milioni di persone, direttamente per la repressione o indirettamente per epidemie o fame, dovuta alla distruzione punitiva dei raccolti: un vero genocidio, quasi metà della popolazione congolese. 
A ciò si aggiunga la caduta del tasso di natalità tra 1896 e il 1903, periodo in cui la raccolta di caucciù raggiunse il suo apice.
compendio da: uninverse.wordpress.com - www.kimbau.org - https://it.wikipedia.org