lunedì 30 gennaio 2012

235. Carne Veloce alla Crucca (ricetta)

Fettine Crucche di Donatella

fettine (2 o 3 a testa di lonza, o pollo, o manzo, o tacchino) o costolette con osso (1 a testa) - cetriolini sott'aceto / quantità a gusto – salsa worcestershire o di soia - marsala secco ( o sake, o vino bianco, o vino rosso) – farina integrale – sale/pepe/olio
Se usi la costoletta battila leggermente vicino all'osso. Trita i cetriolini, che caratterizzano irrinunciabilmente questa ricetta. Infarina leggermente la carne e falla rosolare fino a metà cottura a fuoco appena allegro in una padella ampia.
Sala, pepa e aggiungi l’alcol prescelto e fa’ sfumare senza coperchio ma non completamente.
A questo punto aggiungi i cetriolini tritati e qualche spruzzata di salsa worcestershire o di soia.
Rigira la carne un paio di volte, copri e lascia addensare il sughetto ancora un po’.
Servi con contorno di patate arrosto o purea, oppure anche su fettine di pane tostate, e buon appetito!

domenica 29 gennaio 2012

234. Lupus et Gruis / il Lupo e la Gru

Qui pretium meriti ab improbis desiderat, bis peccat. Primum quoniam indignos adiuvat, impune abire deinde quia iam non potest.
Os devoratum fauce cum haereret lupi, magno dolore victus coepit singulos Illicere pretio, ut illud extraherent malum. Tandem persuasa est iure iurando gruis, gulaeque credens colli longitudinem, periculosam fecit medicinam lupo. Pro quo cum pactum flagitaret praemium: “Ingrata es” inquit “ore quae e nostro caput incolume abstuleris et mercedem postules”.
Se t’aspetti una ricompensa da un malvagio, fai 2 sbagli: il primo è soccorrere un malfattore e il secondo è aspettarti che ciò finisca senza conseguenze.
Al Lupo s’era ficcato un osso in gola mentre mangiava e, vinto dal gran dolore, cominciò a promettere ai vari animali un compenso per farsi estrarre quell'osso malefico. Alla fine, davanti al giuramento fatto e contando sulla lunghezza del proprio collo, la Gru si convinse ad eseguire sul Lupo quell’operazione rischiosa. Dopodiché, quando chiese il premio pattuito, si sentì rispondere: “Sei un’ingrata a pretendere una gratifica, dopo che hai salvato anche il becco dalle mie fauci!”   
(traduzione da Fedro di W.S.)      

martedì 17 gennaio 2012

233. La morale della Hack: brava!!

“Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società”
“Noi atei crediamo di dover agire secondo coscienza per un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in paradiso”
Margherita Hack

232. Compendio mediorientale da http://www.uaar.it/

16 gennaio 2012: nuovi scontri a Gerusalemme e Beit-Shemesh per le ire degli ultra-ortodossi haredyim dopo gli arresti di 2 loro leader accusati di riciclaggio di denaro, frode fiscale e sulle donazioni per decine di milioni di shekel, arresti da loro ritenuti l'ennesima persecuzione nei loro confronti per cui hanno manifestato in divisa da deportati nei lager. Tutto era culminato nell'aggressione ad una bambina mentre andava a scuola con un abbigliamento "non consono" per un gruppo di haredyim, successivamente aggrediti a loro volta. E i poliziotti, assieme a giornalisti che giravano servizi sulla bambina, sono stati aggrediti con lanci di pietre mentre provvedevano alla rimozione di un cartello stradale per la separazione di uomini e donne. E la presenza delle donne nell’esercito acuisce i contrasti tra laici e ultra-ortodossi, che non presenziano alle occasioni in cui le donne cantano, anche quando si tratta di commilitoni.
Al contrario in Iran il parlamento integralista attacca gli oppositori al Regime, di cui viene chiesta l'impiccagione, e bracca sempre come oppositori gli assassini di scienziati nucleari.  

venerdì 13 gennaio 2012

231. Se un boy ama una Litizzetto...

Continuiamo a indagare debolmente nel misterioso mondo dei boy e delle girl. La saggezza non è mai stata il mio forte, ma ho dato tanto per la ricerca, più di trenta ore... e poi mi intendo di p1rla. E allora ci provo. Uno dei difetti dell'essere umano che proprio non riesco a mandar giù è la pigrizia. La molle lentezza dell'accidia. E in fatto di indolenza, scusate se mi permetto, i maschi sanno essere dei fuoriclasse. Credo che la palma d'oro spetti a un exfidanzato della Molly che non si degnò mai di accompagnarla a casa perché non voleva spostare la macchina e rischiare di perdere il posteggio. Al limite la scortava in pullman... roba da manicomio criminale. Certo, meglio lui che gli uomini senza patente. Se tu, essere per tua natura denominato maschio, non hai la patente per qualche motivo fisico, ok. Non ho rimostranze. Ma se la tua è solo pigrizia allo stato puro o, peggio ancora, sei animato da false convinzioni ecologiche, che peste ti colga. Io li detesto quelli che dicono: «No, io la macchina non la prendo perché inquina». Ok. È cosa buona e giusta. Allora muoviti a piedi, in bici, sul tapis roulant, usa il monopattino, veleggia in aliante, prova a spostarti nell'aria come il mago Copperfield, ma non stracciare l'esistenza a me chiedendomi di venire a prenderti sotto casa, immenso p1rla che non sei altro! Fammi capire: per quale cavolo di motivo mai la mia auto non inquina e la tua sì? Tu sei pazzo, amico ciliegia, sei pazzo e pericoloso. Poi i pigri doc hanno un altro vizio difficile da estirpare: svernano in bagno. Come le talpe d'inverno nel loro cunicolo. Lì ci conservano collezioni complete di fumetti e numeri rarissimi di rotocalchi sportivi. Ci vorrebbe un'impresa di derattizzazione per stanarli. C'è comunque una prova inconfutabile per verificare l'entità della pigrizia del vostro lui. Il modo in cui fa pipì. Datemi retta. Spiatelo. Se fa la pipì da seduto rassegnatevi. Se si stanca a fare quello, figuriamoci il resto.
di L.Litizzetto su ti-amo-bastardo.blogspot.com

martedì 10 gennaio 2012

230. Solidarietà a Ovadia e Gomel !!!

Sul muro esterno della scuola ebraica di Roma ignoti (ma non troppo) energumeni hanno incollato un attacco volgare e intimidatorio contro due autorevoli esponenti dell’ebraismo italiano: “Ogni ebreo è nostro fratello, Moni Ovadia e Giorgio Gomel no”. Se l’avessero fatto persone estranee alla Comunità, si griderebbe compatti all’antisemitismo. Invece l’attacco minatorio è stato perpetrato per mano di altri ebrei, in dissenso con le posizioni di sinistra espresse da Moni Ovadia e Giorgio Gomel. Tanto basta perchè l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane taccia ipocritamente, manifestando viltà d’animo e falsa equidistanza. Me ne rammarico, e spero ci sia ancora tempo per rimediare. L’ebraismo italiano è sempre stato plurale, questa è la sua vera ricchezza. Chiunque non sia obnubilato dal fanatismo riconosce l’apporto culturale d’eccellenza recato dall’opera di Moni Ovadia a tutti noi. Dovrebbero essergliene grati anche coloro che non condividono le sue idee sulla politica israeliana o italiana. Una Comunità che tollera un simile trattamento delle sue minoranze interne, senza denunciarlo, non solo contravviene ai precetti fondamentali dell’ebraismo, ma manifesta un degrado di costumi preoccupante. Da parte mia, tutta la solidarietà e la condivisione a Moni Ovadia e Giorgio Gomel.

da http://www.gadlerner.it/ / 24 maggio 2011