giovedì 23 ottobre 2014

368. Cara Ivana ti scrivo

"Cara Ivana, sono stato coinvolto, non so come, in una conversazione collettiva privata e non pubblica, dove sembrava che oltre a me, ci fossero solo donne divorziate. E poi, appena ho detto che finora non mi sono sposato perché sono "gay", qualcuno di voialtri mi ha chiesto cosa volessi dire col termine "gay" e ho risposto "omosessuale". 
Non accetto che qualcuno mi faccia lezione di morale o riservatezza,  perché era solo una spiegazione e non un vanto. Signora, questa risposta è solo per lei, che spero felice di essere donna eterosessuale, discriminata nel suo paese solo dai maschilisti, e non dai fondamentalisti religiosi e dai fascisti di tutto il mondo, che sono molti. Stia bene." 
"Dear Ivana, I've been involved, I do not know how, in a private collective conversation, unshared, in which it seemed that besides me, there were only divorced women. And then I just said that so far I have not married because I'm "gay", so some of you guys asked me what I meant by the term "gay" and I replied "homosexual." I do not accept from nobody no Moral or Privacy lessons, because it was only an Explanation and not a Pride. Madam, this answer is only for you, which I hope to be a happy heterosexual woman, discriminated in your country only by sexists, and not also by religious fundamentalists and fascists from all over the world, which are a lot. Take care."
da una conversazione ultra-fraintesa tra un uomo laico e una donna ultra-bigotta su FB / excerpt from a super-misunderstood FB conversation between a secular man and a super-sanctimonious woman 


giovedì 16 ottobre 2014

357. Un esempio esemplare.

ENRICO TRANFA, il presidente del collegio della Corte d’Appello di Milano nel processo RUBY, ha firmato ieri mattina le 330 pagine della motivazioni e poi si è dimesso dalla magistratura dopo 39 anni in toga. Per protesta. Un gesto senza precedenti nella storia giudiziaria italiana che svela così il suo radicale dissenso dalla decisione, maturata nella terna del suo collegio, di assolvere l’ex-presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dalle imputazioni di concussione e prostituzione minorile che in primo grado ne avevano invece determinato la condanna a 7 anni di reclusione.                 
compendio dal Corriere 17/10/14