lunedì 28 luglio 2014

345. Domande per Benyamin Netanyahu sul quotidiano israeliano Ha'aretz...

Davvero Israele pensava che Hamas porgesse l'altra guancia? C'è qualcuno che può spiegare il motivo per cui l'assedio di Gaza, anche se parziale, continua? Di cosa esattamente dovrebbe vivere 1 milione e mezzo di persone? 
Per rispondere all'assassinio di 3 adolescenti israeliani sequestrati all'interno dei Territori, Israele s'è scatenato ad arrestare circa 500 palestinesi, compresi membri del parlamento e decine di prigionieri precedentemente liberati che non avevano alcun collegamento col rapimento. L'esercito ha terrorizzato tutta la West Bank con arresti di massa e retate, con l'obiettivo dichiarato era quello di "schiacciare Hamas".
traduzione inglese-italiano di estratto da articolo pubblicato da Gideon Levy giornalista israeliano ed ebreo il 10.07.14  su Ha’aretz 

martedì 22 luglio 2014

344. commento odierno a Gad Lerner

Speravo fosse una bufala ma poi ho trovato un articolo di tempo fa su Haaretz di Uri Blau, giornalista israeliano, che racconta d'un negozio di stampe su tessuti a sud di Tel Aviv sempre pieno di soldati, dove si trovano magliette e altro con stampe di simboli e slogan, anche su ordine: vista la maglietta "1 shot, 2 kills" che pare alluda all'abbattimento d'una donna incinta, "2 morti in 1colpo solo". 
Questa violenza razzista e ideologica a doppio senso, con cui anche certi Palestinesi per esempio festeggiano per le strade le morti violente molto rare degli ebrei, non mi toglie la convinzione che la cultura sanguinaria d'ambo le parti in conflitto non sia quella predominante ma solo quella più evidente perché galleggia come gli stron2i! 
Vabbe’ che i governanti Israeliani usano “combattere il Tèror Palestinese” passando sopra i diritti umani, e che si sa che i lanci di razzi dalla Gaza segregata dialogano regolarmente coi bombardamenti aerei di TelAviv su tutta la Palestina, ma questo ha provocato il lapsus esagerato del nostro italianissimo Roberto Festa che, parlando alla radio delle barche asiatiche cariche di clandestini in rotta verso l’Australia, racconta di un’intercettazione da parte delle “Autorità Israeliane” che hanno riportato gran parte dei passeggeri ai loro porti di partenza nel SudEst asiatico e nello Srilanka: ovviamente erano invece le “Autorità Australiane” che, in questo periodo di Governo di Destra in quel grande stato del Commonwealth, trattano come feccia da riconvogliare tutti i migranti, senza nemmeno distinguere i rifugiati politici dai poveri e dai disperati, distinzione che oltretutto e francamente non condivido, ma che dovrebbe salvaguardare certi diritti civili. 
Mi sa che sia proprio vero che “chi semina vento raccoglie tempesta”, anche in insulti e lapsus….
Io, a proposito di TerraSanta, mi trovo perfettamente d’accordo con Manuela Dviri, giornalista italo-istraeliana molto coraggiosa non certo esempio isolato in quello Stato: in questi ultimi giorni di odio quasi senza speranza lei dice di sperare che Nelson Mandela avesse ragione quando sosteneva che "L’essere umano non nasce odiando un'altra persona per il colore della sua pelle, per la sua cultura o per la sua religione. La gente deve imparare ad odiare, e se può imparare ad odiare, può apprendere ad amare, perché l'amore è più naturale per il cuore umano rispetto al suo opposto". 
Sono 2 società contrapposte e a contatto che dovrebbero essere rieducate, tirandosi dietro una gran massa di correligionarii rispettivi sparsi in tutto il mondo, che si sono rivelati capaci di combattersi spietatamente anche fuori patria, una patria che dovrebbe essere una sola, oltretutto condivisa con altri gruppi etnico-religiosi, come Cristiani varii e Drusi. 
Insomma i Coloni appoggiati dall’Esercito, e Hamas con la sua mafia non sono i 2 popoli: la maggioranza di Israeliani e Palestinesi, come sostengono quelli di http://yalayl.org/  sarebbe quella che aspira a una Pace Comune senza vendette.
compendio da wabesmemo.blogspot.it
ref.  http://yalayl.org/ 

mercoledì 9 luglio 2014

343. BASTA!!

Ya-La
"Basta sangue, basta dolore, basta violenza! Gli estremisti ci sfidano, ma dobbiamo ricordare che Noi siamo di più. Ecco il nostro messaggio forte e chiaro: BASTA! Noi vogliamo vivere insieme in pace!" 
Una generazione di giovani israeliani e palestinesi: questo movimento di giovani leader è nato per dotare le nuove generazioni del Medio Oriente di una voce-guida che ridia forma al loro futuro e al loro destino.