venerdì 24 aprile 2015

377. Capisaldi del pensiero "umanitario" di Zamenhof, l'ideatore dell'Esperanto.

Ludwig Zamenhof concepì questi principii a cavallo tra il XIX e il XX secolo!!!
"Considero la tendenza dell'umanità a separarsi in diverse etnie reciprocamente nemiche e in comunità etno-religiose come una delle più grandi infelicità della Storia, che presto o tardi devono scomparire e per la cui scomparsa devo adoperarmi per quanto sia in mio potere.
In ogni uomo vedo soltanto un essere umano, lo valuto solamente secondo il suo valore personale e il valore delle sue azioni.
Considero una barbarie qualsiasi tipo d'offesa o d'oppressione verso qualcuno di etnia, religione o stato sociale diversi dai miei."

lunedì 20 aprile 2015

376. Xylella e Ulivi italiani.

-Stop alla Shoah speculativa degli ulivi e all’Olocausto chimico del Salento e dei salentini.
-Il Prof. Altieri richiede il Bando dei disseccanti: DOSSIER DI DENUNCIA INVIATO ALL' ATTENZIONE DEI COMMISSARI EUROPEI alla salute e alle politiche agricole.
- Anche in Toscana avvistati ulivi seccati dal troppo diserbante come ammesso da un agricoltore locale.
-Ci vogliono provvedimenti immediati per evitare la distruzione degli Ulivi del Salento e lo spargimento di inutili pesticidi, revocando le autorizzazioni all'uso dei disseccanti, inutili e distruttori della biodiversità, tossici ed inquinanti, in ambito agricolo ed extragricolo: spesso gli olivi stessi disseccano per eccesso di diserbante.
-Monsanto ha forse importato la xylella-killer in Puglia?
-Per una diagnosi corretta ci vuole un’ indagine seria su fitopatologia, ambiente, clima, Storia e uso intollerabile della chimica industriale, soprattutto per un territorio carsico, come quello salentino, la cui acqua potabile viene tutta dal sottosuolo! Ciò per arrivare a una terapia di salubrità e rispetto dell’ identità agricola dei territori e delle specie cultivar tradizionali e antiche, come l’ogliarola e la cellina: terapia risolutiva che deve salvare ogni albero acciaccato con adeguati meticolosi interventi, e su quelli con radice in perfetta salute.
fonte: http://www.tagpress.it/ambiente-territorio 

martedì 7 aprile 2015

375. Compendio su Amy Winehouse

25.07.2010 - Finora Amy Winehouse m'era parsa monotona, ma ascoltando tutto il suo primo album Frank mi sono emozionato e rinfrancato. Canzoni che riecheggiano anche Sinatra e Fitzgerald, interpretate senza sforzo e senza apparenti artifici, con un mix vocale di Mahalia Jackson, Shirley Bassey, Billie Holliday e Janis Joplin.Orchestrazioni d'epoca ma "distillate", cui la grande voce dà ritmo e swing.
21.08.2010 -  Della Winehouse  una versione solo vocale di "you should be stronger than me" colpisce le mie orecchie spesso distratte il giorno in cui compio 54 anni, ed è un incantesimo. L'estensione della voce dolente e distaccata, viene usata qui con virtuosismo noncurante, da un'impennata quasi allegra a un baratro quasi comico. Da ascoltare e riascoltare.
25.07.2011 - Ciao, Amy! Fuggita via a 27 anni come Janis Joplin, Kurt Cobain, Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, grazie a una probabile dose letale o al miscuglio di qualche schifezza: l'hanno già messa nel "gruppo27". Per la madre era solo questione di tempo, e c'è già chi chiama sciacallo chi farà uscire l'ultimo suo album registrato in attesa di pubblicazione dopo la disintossicazione annunciata. I familiari ne hanno parlato bene affettivamente, mentre io per la sorpresa e per la sua voce subito in mente, ho quasi pianto, ma sono un po' patologico. E di lei avevo scritto solo 2 volte.
11.01.2012 - Della grande Amy ho appena ascoltato il cd postumo "hidden treasures" di cui la maggior parte dei brani m'erano già noti: ma m'ha colpito la sua versione noncurante, divertita e tortuosa di una canzone che amo e conosco dall'età della ragione per le voci di Caterina Valente e di Astrud Gilberto, "Ipanema", bossanova già swingata dalla Fitzgerald e qui sincopata dal jazz e aromatizzata da una goccia di klezmer e lounge. E lo stesso giorno ho riascoltato in Rete per caso "you should be stronger than me" a cappella che m'aveva stregato il giorno del mio compleanno nel 2010: contrasto acustico e volumetrico di chiaroscuri di "no no no". Il suo tono stavolta non mi risultava distaccato e dolente ma ci sentivo una gincana di buffe e leggere affermazioni sonore sul buio di uno studio vuoto. Da ascoltare e riascoltare.
14.10.2013 - Il "melisma": ho scoperto questa parola grazie a un film visto di recente in tivù, Burlesque, con Cher (Sarkisian) e Christina (Aguilera), cercando in Rete. Nel canto è l’ornamentazione melodica che carica su una sola sillaba un gruppo di note ad altezze diverse, “spalmandone” la vocale sulle varie note, modulando l'intonazione senza interrompere l'emissione vocale. Questo virtuosismo fonetico, diffuso nella musica world e operistica, si trova a partire dal canto gregoriano e dalla liturgia ebraica, e poi nel flamenco, nel fado, nel folk mediterraneo, arabo e asiatico, oltre che in tanti generi “afro”. Lo si riscontra, praticato più o meno spontaneamente e intensamente, nei repertorii di Christina Aguilera, Whitney Houston, Mariah Carey, Beyoncé Knowles, Cyndi Lauper, Paula Abdul, Shakira Ripoll, Kate Bush, Jimmy Somerville, Skin Dyer,  Azis Boyanov, Mira Awad, Ofra Haza, Youssou Ndour, Teresa DeSio, Compagnia di Canto Popolare, Mia Martini. E lo praticava alla grande anche Amy Winehouse!