martedì 27 marzo 2012

253. Lettera circolare di Pasqualetti 26/03/12

1) Stamattina, nel corso della trasmissione televisiva di Vianello, ho sentito la docente di Scienze Politiche a Bologna, Sofia Ventura, affermare che la corsa di un partito al centro é contraria agli interessi del paese e della democrazia. Il centro é indefinito politicamente ed eticamente e tende a fare scomparire quelle che dovrebbero essere la chiarezza di programmi e la necessaria forza a realizzarli. Quindi il PD....................... si regoli con Casini.
2) Leggere l' articolo di Michele Ciliberto (pagg. 1 e 2) sull 'Unità di oggi che - oltre alle sue varie argomentazioni sull' ideologia ed obiettivi del governo tecnico - contiene (spero sia sta riportata fedelmente) un' affermazione di Monti a Camusso che ritengo pericolosissima: "dobbiamo avvicinare la Costituzione formale a quella materiale". Mi ricorda qualcuno che, senza parole molto forbite, questa Costituzione voleva stracciarla per i suoi scopi privati.
3) Sempre oggi su Repubblica articolo di Tito Boeri "I quattro dilemmi che lacerano il PD". E' vero, ci sono e dobbiamo superarli, con la direzione di Bersani, a tutt' oggi considerato l'unico che può tenere il partito sulla strada della sinistra. Se dobbiamo scegliere cosa siamo, facciamolo riconoscendo che la nostra strada é il "laburismo" e non il liberismo, che ad oggi - complice l'assenza di regole mondiali - ci ha regalato un' altra crisi finanziaria, miseria diffusa e riduzione di quel welfare che ha contribuito a sviluppare l' Italia e l' Europa. Le scelte saranno difficili, ma necessarie. Senza ascoltare chi continua a credere che la nostra strada sia verso il centro e non verso l' altro lato, ovviamente con molta attenzione a Di Pietro, che considero il "berlusconi degli incontentabili e dei sempliciotti"!
Anche se i sondaggi sono da considerarsi indicativi e non verità accertate, il fatto che la base del PD apprezza Monti per gli interventi salvifici, lo condanna per la mancanza di equità, per la guerra ideologica sull' art. 18 (che danneggerebbe i 50/60 soprattutto, senza fare molto per i giovani), sempre la base del PD intende un appoggio condizionato, nell' attesa delle prossime amministrative, senza farsi spaventare dagli alti lamenti di Alfano, mentre il governo dovrebbe accellerare su giustizia e RAI. Al mometo. Poi misure per lo sviluppo, facendo attenzione che l'inflazione non solo si mangi il residuo potere d'acquisto delle classi a reddito fisso, ma riduca le esportazioni e l'afflusso di turisti extracomunitari che possono dare un contributo alla bilancia dei pagamenti.
Un saluto circolare e personale.
Gianfranco Pasqualetti

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