lunedì 21 novembre 2011

223. "Il Tao di Passalacqua" di Alessandra Daniele

Dal mafioso Calogero Passalacqua una grande lezione: ''Bisogna comandare senza fare scruscio'', cioè rumore, che è ciò che meglio può spiegare l'attuale transizione politica italiana. Quel grottesco regime di Berlusconi era troppo rumoroso, ecco la vera ragione della sua caduta.
La sguaiata arroganza, l'ignoranza ridicola, l'incessante sequela di pu77anate sono ciò che ha reso il Circo Berlusconi così impresentabile e inaffidabile agli occhi dei suoi referenti nazionali e internazionali, che hanno finito per liberarsene come di una ciabatta che ha pestato una m3rda.
In diretta Tv le lagnanze della Marcegaglia, le litanie della CEI, le ca22iate della BCE, gli sghignazzi di Merkel e Sarkozy, Obama schifato: quel Circo ha perso la piazza. Troppo rumore, troppi giocolieri cialtroni, troppe bestie puzzolenti, troppo spu77anamento: tempo di sbaraccare.
Secondo il Tao dell'Acqua di Lao Tzu, il modo più efficace per dominare qualcuno è fargli credere di volerlo servire: l'acqua senza forma scorre fluida adattandosi agli argini, che la plasmano e apparentemente la controllano ma ogni alluvionato tragicamente sperimenta che ''il fiume è il vero padrone della valle che attraversa''.
Dopo i domatori, di nuovo i servitori dello Stato: ''tecnici'' senza volto che apparentemente si adattano alle necessità del paese, e scorrono quieti negli argini costituzionali, con appena un tenue sciabordio.
Dopo un ventennio di strepito suino, tanto decoroso silenzio è stato accolto da milioni di italiani con un comprensibile, stordito sollievo, che li ha portati ad accontentarsi d'una Liberazione solo acustica, da un Berlusconi sollevato dall'incarico non per i piedi, ma soltanto scansato, allontanato dalla ribalta, ancora libero di usare il proprio patrimonio mediatico-finanziario ancora intatto per dare del borseggiatore allo stesso governo che in parlamento deve sostenere.
L'attuale gestione infatti ha assimilato la precedente. L'esecutivo Monti è un monocolore la cui maggioranza comprende tutto il parlamento, da Berlusconi a Di Pietro, tranne finora la Lega. È un vasto fiume che già ha inghiottito gli opposti più inconciliabili della storia d'Italia, fino ad assimilarli, riconducendoli a una matrice comune.
È il vero padrone della valle. E da padrone si comporterà.

riassunto da www.megachipdue.info / carmillaonline.com

Nessun commento:

Posta un commento