lunedì 18 gennaio 2010

061. San Sepolcro: da vedere a Milano ASSOLUTAMENTE!!

San Sepolcro venne fondata nel 1030 come chiesa privata della Santissima Trinità dal Maestro della Zecca, nei pressi della sua abitazione sull'area che era stata il Foro romano, non distante da piazza Duomo: due i livelli, uno sotterraneo e uno esterno. 
Nell'anno 1100, in piena epoca di Crociate, l'arcivescovo Anselmo da Bovisio per celebrare il primo anniversario della vittoriosa crociata lombarda del 1099 a Gerusalemme, ridedica appunto la chiesa al Santo Sepolcro di Gerusalemme e per conferirgliene le forme la fa pesantemente rimaneggiare: Anselmo parteciperà alla Crociata del 1101 e vi morirà. 
A partire da quel secolo tantissime furono le modifiche, cominciando dall'aggiunta dei due campanili.
La chiesa fu eletta nel 1578 da Carlo Borromeo sede della congregazione degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo da egli stesso fondata.
Nel 1605 Federico Borromeo chiamò l'architetto Aurelio Trezzi a trasformarne l'interno alla maniera barocca e a fianco vi fece erigere la Biblioteca Ambrosiana.
L’attuale facciata è una ricostruzione in stile romanico lombardo negli anni 1894 - 1897 di Gaetano Moretti e Cesare Nava, mentre l'interno, nonostante la pianta d'impostazione romanico-lombarda, è rimasto fino ai giorni nostri in stile barocco.
L'atrio attribuito a Francesco Maria Richino è delimitato da due cappelle affrescate da Carlo Bellosio con pale d'altare del pittore Carlo Francesco Nuvolone: oltre le piccole porte laterali, che per scoscese scale conducono nella cripta, si apre la chiesa ad unica navata, impreziosita da colonne corinzie, fiancheggiata da altre 2 piccole navate. 
Tutta la decorazione plastica interna, insolita terracotta a tuttotondo, merita attenzione: davanti all'abside, protetto da una cancellata, un sarcofago opera forse di maestri campionesi del secolo XIV, che doveva contenere reliquie di Terrasanta e di fronte ad esso è collocata la statua cinquecentesca di san Carlo Borromeo, mentre nell'abside si impone il gruppo della Pietà.
La cripta sotterranea con sacello, pavimentata con materiale di spoglio tra cui lastre marmoree di epoca romana e alla quale si accede dalla sinistra della navata principale, non risulta attualmente visitabile. 
Nel 1928 San Sepolcro cessò il suo status di parrocchia, venendo acquistata dalla Biblioteca Ambrosiana.

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