domenica 2 settembre 2012

272. Giuliana, Giuliana!!

Ieri mio figlio piccolo (Uver) al quale stavo facendo vedere un documentario sui cavallucci marini - dei quali il suo libro delle vacanze (prima elementare) è pieno e del quale il nostro mare è vuoto - alla notizia che sono una delle poche specie monogama e in seguito alla mia spiegazione sulla monogamia (comprensiva della informazione che la specie umana non lo è, cosa che sembra averlo sollevato) mi domanda "mamma, mi spieghi come nascono i bambini?".
Attrezzatissima e serena mi lancio nell'illustrazione del miracolo della vita.
Senza problemi e senza falsi pudori: immagini del corpo umano, apparati maschili e femminili, termini famigliari (pisello e passerella) e termini scientifici pene (Uver: "ma le pene cosa sono?") e vagina. Osserviamo su youtube la disperata galoppata degli spermatozoi (pesciolini) verso l'utero e fermo più volte per spiegare meglio ciò che la voce del narratore racconta.
I mille ostacoli che decimano il numero spropositato di spermatozoi e fanno sì che attorno all'ovulo non se ne raduni più di un centinaio. Perché? Perché la natura fa sì che arrivino a meta solo i più forti e resistenti in modo che la vita sia garantita e che sia sana e forte a sua volta.
A cena invito Uver a raccontare ai fratelli più grandi (e a questo punto meno consapevoli di lui) il miracolo della riproduzione. Se la cava abbastanza bene, con ovvi aiuti qua e là.
Al momento della corsa verso l'ovulo lo imbecco: "E quindi la natura fa in modo che arrivi al traguardo lo spermatozoo più forte in modo che..." e Uver "nasce un maschio!"
Ma ca22o!!!!!!!!!!!!! mi covo una serpe in seno :-)))))))) e non è indottrinato, è proprio che agli uomini il pisello, pardon il cervello, gli funziona così :-))
Un post di Giuliana B. su FB

1 commento:

  1. il mio commento è: usa dei caratteri che siano leggibili anche da noi umani Walter! Baci, Giuliana :-)

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