venerdì 28 ottobre 2011

216. Porta Marengo e Porta Manzoni a Milano.

Della cinta muraria medievale di Milano edificata a partire dal 1171 lungo l’antica cerchia dei Navigli dopo la distruzione della città da parte del Barbarossa nel 1162 sopravvivono bellissimi monumenti, che ne erano parti integranti.

L’arcone doppio di Porta Manzoni, cioè la Porta Nuova medievale, in fondo a via Manzoni e su Piazza Cavour: monumento eclettico in pietra e marmo bianco del 1171 tra il barbàrico e il carolingio, coi 2 piccoli portici laterali, un tempo torri. Imprigionata qui da suo padre, Bernarda Visconti vi fu lasciata morir di fame per “disobbedienza sentimentale”. D’epoca romana sono le lapidi sul lato di via Manzoni mentre dalla parte di piazza Cavour spicca il bel tabernacolo marmoreo con Madonna, Bambino, Santi Ambrogio, Gervasio e Protasio, aggiunto tra il 1330 e il 1340. L’ultima ristrutturazione dell’inizio del xx secolo fu per adeguarla alla viabilità “moderna”.

Porta Marengo, cioè la Porta Ticinese medievale, è considerata molto singolare. Sorta nel 1171 all’imbocco di corso di Porta Ticinese che incrocia via Molino delle Armi, venne ristrutturata dopo 150 anni da Azzone Visconti e fu teatro di torbide congiure intestine, proprio dei Visconti. La grande arcata centrale è stretta lateralmente da 2 torri di altezze diverse in cui furono aperte le 2 arcate ad ogiva nel 1861, durante i lavori di Camillo Boito che le diedero l’aspetto attuale: carrabile al centro e pedonale ai lati. Costruita in laterizi e pietra, sfoggia sul suo lato esterno il pregevole tabernacolo con Madonna con Bambino e Sant'Ambrogio "che offre il modello della città".

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