domenica 3 agosto 2014

347. Appello di Samer Anabtawi pacifista palestinese su FB

"Ho notato alcuni commenti e canti inquietanti pronunciati ai raduni di solidarietà con Gaza. Tra questi, vi sono stati alcuni commenti contro gli israeliani, che li "invitano" a "tornare in Europa", paragonandoli ad "animali" che dovrebbero essere mandati al "macello".
Lasciatemi essere chiaro: queste sono voci marginali, NON SONO IN NOSTRO NOME! Non ho vissuto la maggior parte della mia vita sotto un'occupazione violenta e brutale perché poi un idiota venga ad equiparare la mia causa per la giustizia con l'orribile antisemitismo. La mia lotta per l'uguaglianza non è razzismo.
A chi osa pronunciare insulti anti-ebraici ai raduni di solidarietà, dico di trovare un altro posto dove scaricare la sua odiosa spazzatura. La mia gente sta soffrendo uno degli episodi più orrendi del Terrorismo di Stato per mano di Israele. Quando si deride la sofferenza degli Ebrei in Europa durante un raduno palestinese, prima di tutto si stanno insultando questi stessi palestinesi che si pretende di rappresentare, in quanto la persecuzione degli ebrei in Europa e la loro espropriazione non sono molto diverse da quello che i palestinesi sperimentano oggi.
Chi tenta di dirottare la nostra sofferenza per contaminare la nostra causa con l'odio, non è benvenuto tra noi, non parla per nessuno di noi. La nostra causa è la pace, la dignità, la libertà e la giustizia. Si tratta di una lotta per l'uguaglianza e la cittadinanza a pieno titolo, con tutto ciò che comporta nei diritti politici e civili. La nostra lotta per la giustizia non ha spazio per tali programmi razzisti e di strette vedute.
Invito ogni attivista presente alle nostre manifestazioni, che sia palestinese o no, ad isolare queste voci ed espellerle dalle nostre proteste. Gli antisemiti non ci appartengono e non sono in mezzo a noi."

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