martedì 21 febbraio 2012

241. Brillante sentenza anche secondo Gabriella!!

compendio da Linda Chiaromonte su IlManifesto 19.2.12
E’ un successo importante la sentenza del 13 febbraio del tribunale di Reggio Emilia, dopo la 138 del 2011 della Corte Costituzionale che ha riconosciuto alle coppie dello stesso sesso il diritto di vivere liberamente come coppia col diritto all'unità della famiglia. E’ stato accolto il ricorso sostenuto dall'associazione radicale Certi Diritti e presentato da Giulia Perin, dell'Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione), per una coppia omosessuale sposata in Spagna, al diniego della questura della città emiliana al ricongiungimento familiare e al permesso di soggiorno per il compagno di origini uruguayane. Si è fatta leva sull'applicazione della norma per la libera circolazione dei cittadini in Europa, valida anche per i familiari dei comunitari. È la prima volta in Italia, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che viene riconosciuto il diritto a 2 persone dello stesso sesso di vivere insieme in un paese senza riconoscimento del loro matrimonio spagnolo. Lo straniero, considerato familiare, potrà vivere a ReggioEmilia col suo compagno, senza rischiare il rimpatrio. «È il primo tassello di una battaglia che ha l'obiettivo di spingere il governo a legiferare sulle unioni civili e in generale sul diritto di famiglia compiendo una riforma complessiva - dice Gabriella Friso, da 10 anni responsabile dell'ufficio Diritti dell'associazione Les Cultures di Lecco e dal 2010 nel direttivo di Certi Diritti -. Questa sentenza apre un dibattito per l'Italia, fanalino di coda in Europa». L'Ue si è data delle normative valide per tutti gli stati, fra cui la libera circolazione dei cittadini. Altre sono di appannaggio di ogni singolo stato, come il diritto di famiglia. La linea non è stata quella della richiesta di riconoscimento del matrimonio, che avrebbe incontrato sicura bocciatura oltre ad essere materia governativa, ma del diritto di libera circolazione e della discriminazione verso lo straniero per il rifiuto del permesso di soggiorno. Considerare un familiare il coniuge, pur nell'assenza del riconoscimento dell'istituto del matrimonio spagnolo, ha portato all’accoglimento. E’ una causa-pilota su materia ancora inesplorata. Gabriella Friso è convinta sia necessario far emergere contraddizioni e discriminazioni risultato delle unioni civili non riconosciute fra persone dello stesso sesso: «Per lo Stato riconoscere il compagno come familiare significa dare un duro colpo all'omofobia e iniziare un cammino sul lungo percorso del cambio di cultura. Ora si aprono le porte a una serie di iniziative volte a consolidare questo brillante risultato».

Nessun commento:

Posta un commento