mercoledì 10 novembre 2010

164. Ambiente e veleni a Milano / zona Bisceglie: 300.000 mq sequestrati

Sequestrata in zona del metrò Bisceglie un’area di 300.000 mq per bonifiche irregolari autorizzate dal Comune di Milano, con presenza di metalli tossici e diossina. L’amministrazione comunale l’aveva di recente indicata per una riqualificazione in vista dell’Expo. Ma la Pm di Milano Paola Pirotta e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo nella relazione di sequestro scrivono che le procedure adottate dal comune di Milano e avallate dalla provincia di Milano e dall’Arpa per la messa in sicurezza dell’area sono tutte illegittime. L’indagine è partita a giugno dalla denuncia fatta da Legambiente e dal comitato Calchi Taeggi. In ottobre la procura riceve i risultati di una relazione di Asl, Arpa e Corpo forestale dello Stato, secondo cui, nella falda acquifera e nei terreni ci sono sostanze cancerogene, solventi, diossine, metalli tossici e pesticidi, in misura superiore ai limiti previsti dalla legge. Le due societa’ cui appare affidata l’opera di riqualificazione dell’area sono 1Emme srl e Arcadis Set srl. Qui sorgerebbe pure uno dei parchi del progetto ‘Vie d’Acqua Expo’. Il sequestro è motivato dal fatto che quest'area dell'ex cava di Geregnano, fu utilizzata come discarica senza essere poi mai adeguatamente bonificata. Nell’inchiesta sono indagate alcune persone con l’accusa di avvelenamento delle acque, omessa bonifica e gestione di discarica. La societa’ Expo non e’ coinvolta in alcun modo nella vicenda. L’area è di proprietà delle società della ‘Torri Parchi Bisceglie Srl’ e dell’‘Antica Acqua Pia Marcia’, riconducibile all’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone, che manifesta totale fiducia nella operatività degli inquirenti, l’auspicio che l’indagine si svolga nei tempi più rapidi possibili e la certezza che emergerà la prova della sua totale estraneità da qualsiasi condotta difforme dalle prescrizioni di legge.

(da www.ilfattoquotidiano.it)

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