giovedì 4 novembre 2010

161. Triste sfogo di una scorta

Non siamo Carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Ci fanno fare i tassisti per i festini, quando nostri colleghi sono morti per magistrati o politici.
Feste ad Arcore dal venerdì al lunedì. Nell’estate si moltiplicano. Accompagniamo le personalità alla villa, appena fuori: un giro di ragazze pazzesco. Moltissime in auto a noleggio con conducente. Anche pulmini. Alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede in auto, altre in macchina di Lele Mora targata Ticino.
L’estate scorsa molte feste ad Arcore. Altre volte abbiamo accompagnato le nostre personalità in ristoranti di Milano, come ‘da Giannino’, o in una casa privata di zona Venezia. Che ne sappiamo noi di che cosa succede là dentro? Ce li immaginiamo, magari, fare uso di droghe o infrangere la legge e ridere di noi dicendo: "noi siamo qua al sicuro, abbiamo anche i carabinieri che ci proteggono". Noi per arruolarci nell’Arma dobbiamo dimostrare di essere puliti per due generazioni, i nostri padri e i nostri nonni, e finiamo a far la guardia a gente che magari pulita non è. Un gran viavai di donne tutte giovani: abbiamo riconosciuto una giornalista, Flo della ‘Pupa e il secchione’ e una bionda del Grande Fratello… Molte straniere, tante con accento di Napoli. Alcune escono a fine-festa, altre si fermano per la notte.
In missioni all’estero i colleghi stranieri che fanno il nostro stesso lavoro ci sfottono per questa storia delle feste, delle ragazze. E’ mai possibile che dobbiamo vergognarci, noi che vorremmo lavorare per le istituzioni e difendere lo Stato? Orari massacranti, turni di otto ore che spesso diventano dodici. Facciamo anche 120 ore di straordinario, ma ce ne pagano al massimo trenta, a 6 euro e mezzo all’ora, più un buono pasto da 7 euro: non ci lamentiamo, è il nostro lavoro, ma lo vorremmo fare per lo Stato, non per questa vergogna. Vorremmo proteggere le personalità delle istituzioni, non gente che ci fa vergognare davanti al mondo.Comunque non ci lamentiamo del nostro stipendio. Solo ci chiediamo se è giusto che una ragazza giovane e carina senz’altra esperienza politica prenda 15 mila euro al mese come consigliere regionale. Il presidente con noi è gentile. Qualche volta è venuto a salutarci, a raccontaci qualche barzelletta. Una volta ci ha fatto, ammiccando, una battuta: “Eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare”. Una notte ci ha mandato una ragazza che ci ha fatto la danza del ventre….
A fine serata riportiamo le personalità a casa. Capita di scortare personalità che fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi. L’ultima magari se la portano a casa. E noi dobbiamo accompagnarli fino alla porta dell’appartamento: è imbarazzante salire in ascensore con un signore anziano e una ragazzina. Pensiamo alle nostre figlie e diciamo che questo mondo, sarà pure moralismo, non ci piace.

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