martedì 2 marzo 2010

076. Russia-America: un ponte per unire 2 continenti

Dai faraoni fino alla democrazia parlamentare non è mai venuta meno la propensione di certi uomini di potere a iscrivere il loro nome nei paesaggi di un paese grazie alla opere architettoniche.

Parigi è ancora segnata dal furore costruttivo di François Mitterrand, presidente della repubblica dal 1981 al ’95: la Bibliothèque Nationale, l’Opéra Bastille, la piramide del Louvre i segni più evidenti.

In Italia Silvio Berlusconi vuole legare il suo nome ad un’impresa come il ponte sullo Stretto di Messina.

Non sorprende sapere che anche in Russia Vladimir Putin ha il suo ponte, ma sullo stretto di Bering, gigantesco lembo di mare che separa Asia e America.

Il progetto è nei cassetti di politici ed ingegneri da più di un secolo. Il progresso e l’ideale di un mondo unito portò prima l’idea di una ferrovia poi quella di un tunnel, lanciata dallo zar Nicola II nel 1905. Quel progetto fallì, spazzato via dalla guerra prima, dalla rivoluzione dopo, ma sostituito da altri, riproposti via via, visti come simbolo di pace e cooperazione nei momenti più cupi della guerra fredda: tutti finiti nel vuoto anche a causa della difficile congiuntura.

Da qualche anno un ponte sullo stretto sembra una realtà sempre più vicina. Il nuovo “zar” Putin, ha riesumato l’antico sogno del suoi predecessori, annunciando 3 anni fa il finanziamento di un progetto di 65 miliardi di dollari di un consorzio di imprese per la costruzione di un tunnel.

Se questa volta il progetto andrà a buon fine il sogno di una schiera di visionari, pacifisti o megalomani, verrà realizzato: dall’Asia all’America si passerà su una strada.

(www.blitzquotidiano.it)

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