martedì 8 febbraio 2011

186. Sulla manifestazione del 13 febbraio

Tentativo di far sembrare la manifestazione di domenica prossima una piccola cosa, una cosa di donne: "Sono femministe, moraliste. Predicavano il libero amore ora si atteggiano a suore." Le brave ragazze contro le prostitute, le madri contro le pu77ane, il mondo diviso in Marie e Maddalene così come i libri sacri ci insegnano, come gli uomini in fondo desiderano. Le pu77ane per strada offendono il decoro urbano, in villa sono accompagnate dagli autisti. Il femminismo e il moralismo non c'entrano: molte suore hanno firmato il nostro appello e parecchie prostitute, preti e libertini. Una donna di 65 anni, leader del comitato per i diritti civili delle prostitute, aderisce oggi alla manifestazione: “Noi eravamo in lotta contro il mondo, volevamo rompere l'ipocrisia, queste ragazze non sono contro ma sono funzionali al "sistema" di cui parla Lele Mora, da decenni modello di riferimento per generazioni di ragazze: la strada per la realizzazione di sé è una libertà condizionata alla sottomissione. Un mondo di cortigiane". Il problema non è mai chi vende, è chi compra. L'amore è gratis, si può fare in quanti e come si vuole. Anche vendersi è lecito. E' l'acquisto all'ingrosso, della società intera, che fa schifo, specie se si comprano adolescenti: che siano consenzienti, e i loro padri con loro, non migliora ma peggiora piuttosto la responsabilità di chi dovrebbe indicare altri orizzonti e non lo fa. Di chi cavalca la sua privata debolezza spacciandola per legge di vita.

compendio da "suore e pu77ane" di Concita De Gregorio su blog.unita.it

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