venerdì 5 giugno 2015

380. Obiezione di Coscienza


L’Impero Liberista Multinazionale ci ha portati sull’orlo di una bancarotta ecologica con effetti così macroscopici che hanno ispirato il tema dell’Expò  2015 “Nutrire il Pianeta”, ma quei buoni principii, obiettivi e progetti sono naufragati proprio per la vittoria dell’ideologia rovinosa della Politica che tutela sempre più i diritti finanziarii delle Compagnie più spregiudicate.

I partner internazionali e sponsor a cui Expò ha dovuto e voluto appoggiarsi sono ormai equiparabili a spacciatori internazionali, in quanto i loro prodotti non solo alimentari  producono spessissimo dipendenza negli utenti/consumatori. Ma possono anche essere considerati negrieri nell’antica accezione del termine, in quanto sfruttano certa manodopera sino quasi alla schiavitù e devastano certi territorii sino alla sterilità.

Il primo Maggio c’è stata l’inaugurazione, e al pomeriggio la consueta manifestazione Mayday, cui si sono aggiunte quest’anno posizioni anti-Expò. Ma in mezzo  ai soliti partecipanti si celava il cosiddetto "blocco nero": di questi teppisti violenti RadioPop ha evidenziato la particolare strategia politica manifestata in diversi contesti di protesta dall'inizio di questo secolo. Per quest'ultima devastazione in città è stata anche notata da diversa gente la sincronizzazione tra i 2 distinti lanci di fumogeni da parte delle forze dell'ordine e l'apparizione e sparizione dal corteo dei Black Bloc mascherati ma con orologi e scarpe "di pregio".

Ma questa "seconda strategia della tensione" mi pare duri dal G8 di Genova del 2001 con tante prove mai più prese in considerazione.

Su tutto ciò obietto e la mia è un’obiezione di coscienza: non andrò all’Expò.

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