sabato 16 aprile 2011

199. Regione Liguria 1 / Governo 0 !!!

LA CONSULTA SULLA LEGGE "LIGURE" CONTRO L’OMOFOBIA: SONORA SCONFITTA DEL GOVERNO, SU POSIZIONI SEMPRE PIU' DELIRANTI E ISPIRATE AL FONDAMENTALISMO RELIGIOSO E IDEOLOGICO. L'ITALIA FA COSI' UN PASSO AVANTI, E IL TESTO DELLA LIGURIA, IL MIGLIORE IN ITALIA, VIENE DEPOSITATO DAI RADICALI ALLA REGIONE LAZIO.
Roma, 30 marzo 2011: Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti: “L’assurda decisione del Governo italiano di opporsi alla Legge Regionale n.52 del 2009 "Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere", approvata il 29 ottobre 2009 dalla Regione Liguria “perché la legge eccede dalle competenze regionali perché solo lo Stato può decidere in materia di diritto civile” è stata oggi giustamente respinta dalla Corte Costituzionale. Ciò dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, di come le azioni del Governo, in tema di diritti civili e umani, siano del tutto inesistenti e vengano persino osteggiate con assurde azioni legali senza che vi sia alcun fondamento giuridico e che ignorano delle gravi difficoltà in cui si trovano in Italia centinaia di migliaia di persone, vittime di violenze, atti di bullismo e gravi discriminazioni. La Legge regionale 52/2009 della Liguria, è in assoluto il miglior testo oggi esistente in Italia in tema di lotta alle discriminazioni e azioni violente contro le persone più deboli e non possiamo che ringraziare le forze politiche, in primis i Verdi che l’hanno proposta, per il risultato aforze riunite, e proprio per questo i Consiglieri Regionali della Lista Bonino Pannella, al Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, hanno depositato di recente l'identica proposta di legge: grande efficacia sul piano sociale, educativo, assistenziale e della prevenzione. Il Governo italiano ha fatto anche su questo una pessima figura. Per fortuna la politica ispirata dal fondamentalismo politico e religioso ne è uscita sconfitta”.
da www.radicali.it


Nessun commento:

Posta un commento