martedì 1 settembre 2015

386. Vacanza 2009 a Creta.


15 agosto 2009 - In mezzo al mare, a Creta col vento, tastiera straniera: giunte col vento notizie strane di censura e di cesura, ansia di chiarezza.
 
19 agosto 2009 – MINOSSE:  Una giornata piena di Iràklion, archeologia, Cnosso e Minosse.  Avrei potuto sognare stanotte Prìncipi dei Gigli, Arianne, colonne rosse, asce bipenni, le corna stilizzate del Minotauro, Labirinti. E invece solo falce e martello e Fernanda Pivano appena morta.
21 agosto 2009 - INVECCHIARE - Compiere gli anni a Creta, alle sei del mattino, non contarli, respirare sotto il sole, tra pietre,  sole sfuggente e iodio, al tramonto vento e acqua che litigano, un bel compleanno.
22 agosto 2009 – Albergo The Island a Ghuves - Pomeriggio con l'eco, nell'atrio dell'albergo. Grande spazio arioso con qualche fiato caldo. Una Bette Midler biondissima e troppo alta, al bancone. Vento nelle tende come alla reggia di Itaca. Nessun Ulisse, nessuno dei Proci, nessun Telemaco. Ma neppure Penelope si fa viva, dopotutto siamo a Creta, ma neppure arriva Minosse. Comunque è l'Itaca immaginata.
 
23 agosto 2009 - MàLIA SPIAGGIA OMERICA - Anfiteatro collinare a mammelle, aperto verso il mare a settentrione, a levante l'immenso fossato di un antichissimo insediamento ritrovato: un enorme scoglio è il suo riparo dal mare rissoso.
Dal rilievo al litorale sabbioso oltre a tracce umane recenti da ignorare, solo canneti, olivi e conifere basse e affaticate, come si fosse da Circe o da Calipso.
La vera goduria oggi per me è l'aria e il sole e la voglia di assopirmi nel mito.
 
24 agosto 2009 – Un po’ di lago a Creta
Calvarii sorgenti dall'acqua marina, lago e golfo insieme. Smerigliato il cielo, grigia la roccia e blu il mare striato.
Grandi bonsai orlano le minuscole spiagge, separandole dalle piccole costruzioni cubiche, quasi ghiaccio seminato in giro, alternate a scalette di varie forme, palme, ulivi e buganvillee. Rispetto al mare aperto di Creta, in questo posto le imbarcazioni riposano sicure, ma anche con questo vento sottotono, nei locali all'aperto i conti vengono presentati ai clienti "sottovetro". Strani come gli ombrelloni trasparenti. Dopo vent'anni via da Creta, ho scoperto Aios Nikòlaos.
 
26 agosto 2009 - RèTIMNO -
Strada nel deserto roccioso da Iraklio a Rètimno: terra e sassi rossi ravvivati da siepi e rovi spontanei, agavi in fiore, pini, fichi e alloro. Capre che sbranano in gruppo la pubblicità di cartone di una marca di sigarette: pare un film di Antonioni.
In vista la città, l'antica Castelvecchio, dominata da un piccolo altipiano tutto fortificato in modo prezioso, imponente e spartano, dalla pietra ocra di queste parti.
Ciuffi di capperi, pini marittimi, oleandri, olivi, fichi d'India e palme sopravvivono negli ampi spazi assolati tra un camminamento, una chiesetta, un torrione, uno scavo, un arsenale e mucchi di sfere di marmo.
Da questa fortezza la vista del mare e della cittá e' impagabile.
Ma giù in città si respira allegria, a passeggio per il centro antico, coi porticcioli e le aiole di salvia e basilico nano.
Riviaggiare verso levante intorno alle cinque mi spiace davvero.
 
28 agosto 2009 - ULTIMO GIORNO A CRETA 
CRETA CI SALUTA AL SOLE, CON CHIACCHIERE GRECHE, CEKE, INGLESI E ITALIANE, E UNA BREZZA PROFUMATA DI SPEZIE E AROMI.
IL VENTO DA BANDIERINA ROSSA, STABILE DA GIORNI, STAMANI ERA SVANITO.
MI MANCHERA' LA CANTILENA CRETESE, TRA SARDO, CROATO E VENEZIANO.
E I GATTI, SEMPRE UN PO' ROSSICCI, E I CANI DA CACCIA NOMADI, SOCIEVOLI, DI OGNI COLORE E TAGLIA, E LA PRESENZA A TRATTI ASSORDANTE DELLE CICALE ONNIPRESENTI.
E I COLORI MUTEVOLI DI MARE E CIELO E QUELLO DI ROCCE E TERRA.
SI RIPARTE PRIMA DELL' ALBA, DALLO STESSO ATRIO DELLA REGGIA DI ITACA GIA' IMMAGINATO IL PRIMO GIORNO.

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