poesia originale di Paola Pallottino su musica di Lucio Dalla, subito censurata, tradotta prestissimo in portoghese per Chico Buarque de Hollanda da Pino Ulivi: una serenata per voce e violino!!
Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare
parlava un'altra lingua, però sapeva amare;
E quel giorno lui prese mia madre sopra un bel prato:
l'ora più dolce prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto,
con l'unico vestito ogni giorno più corto,
e benché non sapesse il nome e neppure il paese
mi riconobbe subito proprio all'ultimo mese
Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma,
le strofe di taverna le cantò a ninna nanna!
e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare
giocava alla Madonna con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco, o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore.
della sua breve vita, il ricordo, il ricordo più grosso
e' tutto in questo nome che io mi porto addosso.
E ancora adesso mentre bestemmio e bevo vino
per i ladri e le signore sono Gesù bambino.
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