15 agosto 2009 - In mezzo al mare, a
Creta col vento, tastiera straniera: giunte col vento notizie strane di censura e di cesura,
ansia di chiarezza.
19 agosto
2009 – MINOSSE: Una giornata piena di
Iràklion, archeologia, Cnosso e Minosse.
Avrei potuto sognare stanotte Prìncipi dei Gigli, Arianne, colonne
rosse, asce bipenni, le corna stilizzate del Minotauro, Labirinti. E invece
solo falce e martello e Fernanda Pivano appena morta.
21 agosto
2009 - INVECCHIARE - Compiere gli anni a Creta, alle sei del mattino, non
contarli, respirare sotto il sole, tra pietre, sole sfuggente e iodio, al tramonto vento e
acqua che litigano, un bel compleanno.
22 agosto 2009 – Albergo The Island a
Ghuves - Pomeriggio con l'eco, nell'atrio dell'albergo. Grande spazio arioso
con qualche fiato caldo. Una Bette Midler biondissima e troppo alta, al
bancone. Vento nelle tende come alla reggia di Itaca. Nessun Ulisse, nessuno
dei Proci, nessun Telemaco. Ma neppure Penelope si fa viva, dopotutto siamo a
Creta, ma neppure arriva Minosse. Comunque è l'Itaca immaginata.
23 agosto 2009 - MàLIA SPIAGGIA
OMERICA - Anfiteatro collinare a mammelle, aperto verso il mare a settentrione,
a levante l'immenso fossato di un antichissimo insediamento ritrovato: un
enorme scoglio è il suo riparo dal mare rissoso.
Dal rilievo al litorale sabbioso oltre
a tracce umane recenti da ignorare, solo canneti, olivi e conifere basse e
affaticate, come si fosse da Circe o da Calipso.
La vera goduria oggi per me è l'aria e
il sole e la voglia di assopirmi nel mito.
24 agosto
2009 – Un po’ di lago a Creta
Calvarii sorgenti dall'acqua marina, lago e golfo
insieme. Smerigliato
il cielo, grigia la roccia e blu il mare striato.
Grandi
bonsai orlano le minuscole spiagge, separandole dalle piccole costruzioni
cubiche, quasi ghiaccio seminato in giro, alternate a scalette di varie forme,
palme, ulivi e buganvillee. Rispetto al mare aperto di Creta, in questo posto
le imbarcazioni riposano sicure, ma anche con questo vento sottotono, nei
locali all'aperto i conti vengono presentati ai clienti "sottovetro". Strani come
gli ombrelloni trasparenti. Dopo vent'anni via da Creta, ho scoperto Aios
Nikòlaos.
26 agosto
2009 - RèTIMNO -
Strada nel
deserto roccioso da Iraklio a Rètimno: terra e sassi rossi ravvivati da siepi e
rovi spontanei, agavi in fiore, pini, fichi e alloro. Capre che sbranano in
gruppo la pubblicità di cartone di una marca di sigarette: pare un film di
Antonioni.
In vista la
città, l'antica Castelvecchio, dominata da un piccolo altipiano tutto
fortificato in modo prezioso, imponente e spartano, dalla pietra ocra di queste
parti.
Ciuffi di
capperi, pini marittimi, oleandri, olivi, fichi d'India e palme sopravvivono
negli ampi spazi assolati tra un camminamento, una chiesetta, un torrione, uno
scavo, un arsenale e mucchi di sfere di marmo.
Da questa
fortezza la vista del mare e della cittá e' impagabile.
Ma giù in
città si respira allegria, a passeggio per il centro antico, coi porticcioli e
le aiole di salvia e basilico nano.
Riviaggiare
verso levante intorno alle cinque mi spiace davvero.
28 agosto
2009 - ULTIMO GIORNO A CRETA
CRETA CI
SALUTA AL SOLE, CON CHIACCHIERE GRECHE, CEKE, INGLESI E ITALIANE, E UNA BREZZA
PROFUMATA DI SPEZIE E AROMI.
IL VENTO DA
BANDIERINA ROSSA, STABILE DA GIORNI, STAMANI ERA SVANITO.
MI MANCHERA'
LA CANTILENA CRETESE, TRA SARDO, CROATO E VENEZIANO.
E I GATTI,
SEMPRE UN PO' ROSSICCI, E I CANI DA CACCIA NOMADI, SOCIEVOLI, DI OGNI COLORE E
TAGLIA, E LA PRESENZA A TRATTI ASSORDANTE DELLE CICALE ONNIPRESENTI.
E I COLORI
MUTEVOLI DI MARE E CIELO E QUELLO DI ROCCE E TERRA.
SI RIPARTE
PRIMA DELL' ALBA, DALLO STESSO ATRIO DELLA REGGIA DI ITACA GIA' IMMAGINATO IL
PRIMO GIORNO.
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