L’Impero Liberista Multinazionale ci ha portati sull’orlo di una bancarotta
ecologica con effetti così macroscopici che hanno ispirato il tema dell’Expò 2015 “Nutrire il Pianeta”, ma quei buoni principii,
obiettivi e progetti sono naufragati proprio per la vittoria dell’ideologia
rovinosa della Politica che tutela sempre più i diritti finanziarii delle
Compagnie più spregiudicate.
I partner internazionali e sponsor a cui Expò ha dovuto e voluto
appoggiarsi sono ormai equiparabili a spacciatori internazionali, in quanto i
loro prodotti non solo alimentari
producono spessissimo dipendenza negli utenti/consumatori. Ma possono
anche essere considerati negrieri nell’antica accezione del termine, in quanto
sfruttano certa manodopera sino quasi alla schiavitù e devastano certi territorii
sino alla sterilità.
Il primo Maggio c’è stata l’inaugurazione, e al pomeriggio la consueta
manifestazione Mayday, cui si sono aggiunte quest’anno posizioni anti-Expò. Ma
in mezzo ai soliti partecipanti si
celava il cosiddetto "blocco nero": di questi teppisti violenti
RadioPop ha evidenziato la particolare strategia politica manifestata in
diversi contesti di protesta dall'inizio di questo secolo. Per quest'ultima
devastazione in città è stata anche notata da diversa gente la sincronizzazione
tra i 2 distinti lanci di fumogeni da parte delle forze dell'ordine e
l'apparizione e sparizione dal corteo dei Black Bloc mascherati ma con orologi
e scarpe "di pregio".
Ma questa "seconda strategia della tensione" mi pare duri
dal G8 di Genova del 2001 con tante prove mai più prese in considerazione.
Su tutto ciò obietto e la mia è un’obiezione di coscienza: non andrò
all’Expò.
fonti: www.blogger.com
Nessun commento:
Posta un commento