25.07.2010 - Finora Amy Winehouse m'era parsa monotona, ma ascoltando
tutto il suo primo album Frank mi sono emozionato e rinfrancato. Canzoni che
riecheggiano anche Sinatra e Fitzgerald, interpretate senza sforzo e senza
apparenti artifici, con un mix vocale di Mahalia Jackson, Shirley Bassey,
Billie Holliday e Janis Joplin.Orchestrazioni d'epoca ma
"distillate", cui la grande voce dà ritmo e swing.
21.08.2010 - Della Winehouse una versione solo vocale di "you should
be stronger than me" colpisce le mie orecchie spesso distratte il giorno
in cui compio 54 anni, ed è un incantesimo. L'estensione della voce dolente e
distaccata, viene usata qui con virtuosismo noncurante, da un'impennata quasi
allegra a un baratro quasi comico. Da ascoltare e riascoltare.
25.07.2011 - Ciao, Amy! Fuggita via a 27 anni come Janis Joplin, Kurt
Cobain, Brian Jones, Jimi Hendrix, Jim Morrison, grazie a una probabile dose
letale o al miscuglio di qualche schifezza: l'hanno già messa nel
"gruppo27". Per la madre era solo questione di tempo, e c'è già chi
chiama sciacallo chi farà uscire l'ultimo suo album registrato in attesa di
pubblicazione dopo la disintossicazione annunciata. I familiari ne hanno
parlato bene affettivamente, mentre io per la sorpresa e per la sua voce subito
in mente, ho quasi pianto, ma sono un po' patologico. E di lei avevo scritto solo
2 volte.
11.01.2012 - Della grande Amy ho appena ascoltato il cd postumo
"hidden treasures" di cui la maggior parte dei brani m'erano già
noti: ma m'ha colpito la sua versione noncurante, divertita e tortuosa di una
canzone che amo e conosco dall'età della ragione per le voci di Caterina
Valente e di Astrud Gilberto, "Ipanema", bossanova già swingata dalla
Fitzgerald e qui sincopata dal jazz e aromatizzata da una goccia di klezmer e
lounge. E lo stesso giorno ho riascoltato in Rete per caso "you should be
stronger than me" a cappella che m'aveva stregato il giorno del mio
compleanno nel 2010: contrasto acustico e volumetrico di chiaroscuri di
"no no no". Il suo tono stavolta non mi risultava distaccato e
dolente ma ci sentivo una gincana di buffe e leggere affermazioni sonore sul
buio di uno studio vuoto. Da ascoltare e riascoltare.
14.10.2013 - Il "melisma": ho scoperto questa parola grazie
a un film visto di recente in tivù, Burlesque, con Cher (Sarkisian) e Christina
(Aguilera), cercando in Rete. Nel canto è l’ornamentazione melodica che carica
su una sola sillaba un gruppo di note ad altezze diverse, “spalmandone” la
vocale sulle varie note, modulando l'intonazione senza interrompere l'emissione
vocale. Questo virtuosismo fonetico, diffuso nella musica world e operistica,
si trova a partire dal canto gregoriano e dalla liturgia ebraica, e poi nel
flamenco, nel fado, nel folk mediterraneo, arabo e asiatico, oltre che in tanti
generi “afro”. Lo si riscontra, praticato più o meno spontaneamente e
intensamente, nei repertorii di Christina Aguilera, Whitney Houston, Mariah
Carey, Beyoncé Knowles, Cyndi Lauper, Paula Abdul, Shakira Ripoll, Kate Bush,
Jimmy Somerville, Skin Dyer, Azis
Boyanov, Mira Awad, Ofra Haza, Youssou Ndour, Teresa DeSio, Compagnia di Canto
Popolare, Mia Martini. E lo praticava alla grande anche Amy Winehouse!
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