giovedì 2 settembre 2010

134. A Cuba: Fidel chiede scusa ai gay.

Fidel Castro chiede scusa agli omosessuali di Cuba per averli perseguitati tra i '60 e i '70. "Se qualcuno è responsabile, sono io. Non darò la colpa a nessuno", ha dichiarato Castro, 84 anni, in un'intervista a un quotidiano messicano, rilanciata dai media cubani. "Personalmente non ho pregiudizi", ha dichiarato l'ex presidente secondo cui l'aver inviato i gay in campi di lavoro agricolo-militari, "sia stata una grande ingiustizia". E la nipote, Mariela Castro, psicologa di 47 anni, figlia del presidente Raul, capeggia la lotta contro la discriminazione dei gay: Cuba ha depenalizzato l'omosessualità nel 1997, ma la sua Polizia continua a perseguitare i gay soprattutto se fanno parte di associazioni o se organizzano manifestazioni e spettacoli pubblici. L'accusa è normalmente quella di rappresentare un pericolo "futuro" per gli abitanti dell'Isola.
(paolo m. minciotti su www.lamanicatagliata.com)

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