mercoledì 26 maggio 2010
104. Archeologia: primo ritrovamento di domus etrusca!!!
venerdì 21 maggio 2010
103. intercettazioni: norma salvapreti
giovedì 20 maggio 2010
102. Fini&Capanna (nota da Facebook)
mercoledì 19 maggio 2010
101. no al webbavaglio!
www.nobavaglio.it
sabato 15 maggio 2010
100. Grecia: io in piazza c'ero (articolo)
"Mai nella mia vita mi sono sentita così arrabbiata e spaventata per quello che riserva il futuro. Ieri è stata la mia prima manifestazione e sono andata perché sentivo che le misure di austerità decise dal governo ci toccano tutti. Quello che è successo è stato inaspettato: tre persone sono morte e le cose sono sfuggite dal nostro controllo politico. La gente è arrabbiata perché non ha rubato nulla. Ha lavorato tutta la vita e ora è l'unica che deve pagare per quello che i politici hanno combinato nelle ultime decadi. La manifestazione di ieri è stata la più grande mai tenutasi in Grecia e c'erano studenti, adulti, famiglie con i bambini, anziani. Tutti pronti a combattere per i loro diritti. Ho chiuso gli occhi e ho sentito la rabbia. Quando li ho riaperti c'era una sola grande voce che gridava contro l'oppressione economica e gli errori commessi dai politci di ogni partito. Poi la voce è stata zittita. Cordoglio, lacrimogeni, aggressività, morte. Benvenuti in Grecia."
(Zoe Koskinidou su www.metronews.it)
venerdì 14 maggio 2010
099. TAGLIAMO IL SISTEMA (articolo)
Nelle prossime settimane una potente campagna mediatica cancellerà le responsabilità della crisi e tenterà di ridurre la spesa pubblica con un altro colpo alle condizioni di vita dei lavoratori. Solo nuove proposte efficaci e comprensibili potrebbero impedire un’altra vittoria di chi continua a proporre le stesse ricette fallimentari neoliberiste, partendo, ad esempio, dalla grande opportunità offerta dalla vicenda della protezione civile. Diego Anemone, giovane uomo d'affari in grado di pagare un milione di euro per aiutare ad acquistare casa ad un solo ministro, aveva così una fila di politici o dirigenti statali che non rifiutavano i suoi favori: ristrutturazioni, manutenzioni, arredamenti da lui pagati di cui veniva rifuso con giganteschi interessi attraverso l'affidamento di opere pubbliche. Ricchezze alimentate da una spesa pubblica senza controllo. Dicono le indagini in corso che il solo Angelo Balducci pretendeva il 10% dell'importo dei lavori. Con gli altri soggetti tecnici si arriva a somme da capogiro. La Corte dei Conti stima in 60 miliardi di euro i soldi sottratti allo Stato attraverso il sistema della corruzione: ogni italiano paga così mille euro all'anno di un’impressionante tassa aggiuntiva occulta. Il sistema delle grandi opere, a cominciare dal Ponte sullo Stretto, l’Anas e l’Alta Velocità hanno fatto sparire miliardi con nulla di ultimato e quasi tutto da iniziare, contribuendo ai bilanci di tante imprese nazionali. Ma la severissima Confindustria non ne parla: e preferisce accanirsi contro ogni spesa a favore dei lavoratori. Le opere pubbliche sono in mano ad una struttura di politici, di tecnici compiacenti e d'imprese che spesso controllano grandi mezzi di informazione. Tagliando questo sistema malavitoso si avrebbe una cifra utile a interrompere la recente spirale per cui i comuni per fare cassa sono stati istigati a vendere beni pubblici o a incrementare la realizzazione di nuovi inutili quartieri: ci si potrebbero mettere in sicurezza le scuole, curare i parchi, i beni culturali o lasciare aperti i pochi servizi sociali ancora esistenti. Il comune di Roma avrebbe quasi 3 miliardi all'anno, molto di più dei 500 milioni stanziati dal governo. Mettere fine a un sistema che fa affluire miliardi a pochi speculatori e ad un sistema politico marcio eviterebbe anche un ulteriore taglio dello stato sociale. Ma la sinistra è muta, incapace di incalzare su un terreno estremamente favorevole: basterebbe chiedesse che il controllo della spesa per le Opere Pubbliche e per la Sanità sia affidato a galantuomini estranei alla politica, e il conseguente taglio di spesa eviterebbe ogni altra macelleria sociale.
mercoledì 12 maggio 2010
098. Vergogna
Lui che è sempre pronto a mettere bocca su tutto, anche su ciò che non dovrebbe riguardare la Chiesa? Sulla comunione di Berlusconi non ha niente da dire? Pluridivorziato e con quel che combina……????? E poi ci sono persone, come nella nostra parrocchia, che si fanno mille scrupoli e si sentono in colpa ed in dovere di seguire le direttive della chiesa!
Siamo tutti uguali davanti all'altare….ma qualcuno è più uguale degli altri. Anche i sacramenti sono diventati ad personam!
Che vergogna
097. cara Gelmini, mi permetta
Marina Morpurgo
www.metronews.it